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Sulle ideologie e sulla pratica.

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mincuo
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Trenta anni fa i numeri che tu dici dimostravano qualcosa di tendenzialmente contrario.

Non mi pare. A meno che tu non dica, ed è vero, che erano meno peggio.
Ma sono sempre meno peggio dopo dei conflitti mondiali.
La gente la fai lavorare (ricostruzione) accumulare un po' e poi glielo porti via Truman.

Comunque io ho chiesto di darmi un'ipotesi differente da quella sostanzialmente elitaria che spieghi. Mica è un'offesa.

E finora gira e gira e gira e gira non la sento.


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mincuo
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Se io parlassi di alcune “democrazie” Africane, dove il popolo ha proprio ZERO eppure ugualmente elegge i suoi rappresentanti tanto quanto, credo che nessuno, neanche il mio amico B.Durruti, avrebbe il fegato di sostenere che quegli eletti fanno o hanno fatto gli interessi del popolo.
E forse perfino lui si chiederebbe se per caso non siano rappresentanti del popolo ma dei fantocci messi lì da un'elite.
Ma basta cambiare latitudine e scatta il corto circuito.
Eppure un caso eclatante sono gli US. Eclatante in rapporto anche alla crescita globale della ricchezza. Anche lì non è questione che io discuta il liberismo o meno o la sinistra o la destra.
E' che anche lì il sistema è democratico e bene o male sono i cosiddetti rappresentanti del popolo ad andare al Governo. O no? E sono 300 e passa milioni di persone. E sono degli ARCI-privilegiati, la maggiore, anzi l'unica potenza al mondo, con una moneta di riserva mondiale, e una potenza che ha vinto la guerra per di più. Ha accumulato un ricchezza enorme. Ma come è divisa questa ricchezza?
Ma sono o non sono i rappresentanti democratici del popolo quelli che fanno gli interessi del popolo? Sì o no?

Ma li vuoi vedere i dati USA?

O mi dite che è il popolo che vuole che un gruppetto di arcimiliardari si prenda la gran parte della ricchezza, o mi dite che i suoi rappresentanti non fanno gli interessi del popolo, cioè vuol dire che non rappresentano per nulla o quasi il popolo che li elegge, (che è quel che dico io), o altrimenti ditene una che SPIEGHI l'arcano.


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istwine
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Proprio dal 1897 (e fino al 1927) uno degli uomini di punta della Vickers fu Basil Zaharoff.
https://en.wikipedia.org/wiki/Basil_Zaharoff

Una curiosità. Il film di Orson Welles, Rapporto Confidenziale, ha come protagonista tale Mr Arkadin che pare ispirato proprio a Zaharoff. Poi ovviamente è romanzato e non dice nulla di niente.

Fernesto,

In quei libri linkati di Cassis c'è di tutto, anche un capitolo "Protestant Bankers". Almeno aprirli dico. Va bene che sei un luminare, ma stupidate così è troppo.


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Ben
 Ben
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Attualmente Vickers e' finita in questa pancia qui:

http://investors.morningstar.com/ownership/shareholders-overview.html?t=BAESY

Qui il profilo wikipedia:

http://en.wikipedia.org/wiki/BAE_Systems


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Anonymous
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(@mincuo, sicuro nessuna risposta?)

Sulle ideologie i suoi riflessi nella società, e nei comportamenti abbiamo scritto una montagna di articoli, vuole una prova...?

Ideologie:
Psicologia dell'incertezza.
Religione.

In Cina:
Asiatiche.
Nazionaliste.

In Francia:
Europeiste.
Laiciste.

In Gran Bretagna.
In India.

In Iran:
Nazionaliste.

In Russia.

Negli USA:
Sulla libertà.

In Cina:
Dell'Imperialismo.
Democratiche.

Determinismo tecnologico.

Ecologiste.

Europeiste.
Individualiste.
Laiciste.
Liberiste.

Crisi delle ideologie liberiste.

Pauperiste.

Stataliste.

Sul capitalismo organizzato.

Sulla globalizzazione.

Sulla libertà.

Crisi delle ideologie:
Liberiste.

Genesi delle ideologie.

Un capitolo di studio per noi sempre aperto, infatti abbiamo scritto due libri sulle ideologie e tant'altro.


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istwine
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@istwine
John Maynard Keynes e i Nazisti
Questa forse non la conoscevi.....
http://www.ijhssnet.com/journals/Vol_2_No_13_July_2012/29.pdf

A parte il paper che è discreto ma niente di speciale, la bibliografia è buona.

Quel che mi fa ridere è che a quel tempo, come teoria economica, la Germania aveva o veniva dai Feder, i Duhring, i Gesell, i Sombart, i Knapp ecc...cioè quanto di meglio circolava al mondo. E pure Marx o List ecc.. 50 anni prima mica scrivevano a Mosca e in Russo....

Grazie mincuo. Non lo conoscevo nello specifico, ma più o meno son cose che avevo letto, ma è interessante la bibliografia.

Ma non solo, consiglio a chi vuole per un'idea questo:

http://hum.ttu.ee/wp/paper51.pdf

Quindi Schmoller, Brentano, Roscher. Tutta sta gente è proprio sparita, se non tra specialisti, e invece dicono cose che adesso chiunque le dica sembra un grande intellettuale, ma al tempo eran quasi la norma.

e anche il libro di Geoffrey Hodgson - How Economics Forgot History: The Problem of Historical Specificity in Social Science, un tempo si trovava anche gratis, ora non lo trovo più, comunque è interessante.


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mincuo
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(@mincuo, sicuro nessuna risposta?)
Sulle ideologie i suoi riflessi nella società, e nei comportamenti abbiamo scritto una montagna di articoli,...

Ma su quello Tutti hanno scritto quintali di cose, in rapporto alle loro differenti visuali. Ce n'è per tutti i gusti.

Io mica ho chiesto di quello. Ed è indifferente che sia un'analisi marxista o liberista o più in generale che la materia sia discutere se è giusta o sbagliata.
Anzi prendo per giusta qualunque analisi.
Quel che ho chiesto è diverso.
Basta leggere.


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Ben
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Questo potrebbe essere interessante e non molto "visibile":

http://hansard.millbanksystems.com/lords/1943/jul/15/charges-against-american-chemical#S5LV0128P0_19430715_HOL_134

Resoconto di una discussione nella camera dei Lord circa:

- il cartello chimico internazionale, i cui principali esponenti erano americani, inglesi, tedeschi;

- come esso possa aver influenzato il processo di armamento pre-Seconda Guerra Mondiale;

- come logiche corporative abbiano avuto il sopravvento su logiche nazionali.

Credo che questo si possa collegare alla questione principale, ovvero come governi nominalmente democratici possano fallire nel migliorare la distribuzione della ricchezza.


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Ben
 Ben
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Qui la discussione sui risultati della Commissione Nye sull'industria privata di armamenti.

http://hansard.millbanksystems.com/commons/1934/nov/08/private-manufacture-of-and-trade-in-arms#S5CV0293P0_19341108_HOC_256

Estremamente interessante, anche se molto lungo. Molto chiari i dati sui prezzi praticati dall'industria durante la I guerra mondiale.

"We set up our own national factories wholly and solely because the private manufacturers, the armament makers, had failed. They were required, and we found that although they were improvised in a few months, within a few months of working, namely, at the end of 1915, they were producing 18-pounder shell-cases at from 10s. to 12s. a piece, whereas the average contract price, even with the most experienced of the armament firms, was 20s."

La Vickers non ne esce molto bene.

EDIT: una perla del dibattito. Criticando la Commissione scelta dal governo per decidere circa la nazionalizzazione dell'industria, un parlamentare dice:
"If you have a gentleman with a knighthood, although some of them I recognise are enlightened, the odds are 10 to one that you will get a vote against the nationalisation of the armaments industry."
Pare di intuire che vi sia una comunanza di interessi tra chi ha la possibilita' di dare titoli nobiliari e l'industria degli armamenti.


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mincuo
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@Istwine
Un paper ben fatto. Io (forse) ne ho avuto indirettamente parte....perchè feci dei pezzi su quella questione nel 2007, 2009, 2010 ed ero il solo....su questo ho pochi dubbi....
E circolarono (credo) in Danske Bank, Fortis, e Scania.

.....List, Roscher, Hildebrand, Knies, Schmoller, Brentano, Wagner e poi Sombart ecc.....era come parlare degli UFO....

E qui da noi, in ambito accademico, cioè la retroguardia della retroguardia, e il trionfo dell'ignoranza, penso sia ancora come parlare di UFO.

Ma più in generale quel che è pazzesco (o forse no...eh...) è come praticamente l'intera cultura portante e di punta dell'epoca sia stata fatta poi scomparire, (strano no.....) e perfino suoi eventuali lasciti, anche se zoppi (ad esempio l'economia sociale di mercato) vengono ascritti a chissachi o inventando chissacosa....

Mincuo, almeno nel tuo caso, qualcosa di nuovo te l'ha suggerito e ti ha stimolato ad approfondirlo...Certamente se giravi in tondo nella pubblicistica usuale mai (o molto difficilmente) ci saresti arrivato.
Vedi che la storia del gatto domestico torna sempre fuori.....


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pidiemme
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e anche il libro di Geoffrey Hodgson - How Economics Forgot History: The Problem of Historical Specificity in Social Science, un tempo si trovava anche gratis, ora non lo trovo più, comunque è interessante.

Ciao a tutti e ciao Istwine, il libro di Hodgson io l'ho trovato su Library Genesis, a questo indirizzo:

http://gen.lib.rus.ec/search.php?req=Geoffrey%20M.%20Hodgson&column=author


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@ egregio signor mincui, certamente molti hanno scritto... ma dal suo post iniziale o seri dubbi che ai socialriformisti qualunquisti interessi la verità storica.
Infatti il mio personale giudizio sul tema è poche cose valide e molta confusione fuori tema.
Appunto basta leggere!

PS: mi vedo costretto a risponderLe solo per difendere la validità del metodo marxista...
E così sia.


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mincuo
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@Certamente molti hanno scritto ma appunto dal suo post iniziale o seri dubbi che ai socialriformisti qualunquisti interessi la verità storica.
Infatti il mio personale giudizio sul tema è poche cose ottime e molta confusione fuori tema.
Appunto basta leggere!

PS: mi vedo costretto a risponderLe solo per difendere la validità del metodo marxista.
E così sia.

Ma cosa c'entra con quel che ho chiesto io il metodo "marxista" o "liberista" o anche quello di fare la maionese poi....

P.S.
Sarei un po' più cauto da parte sua a pormi come titolare della verità.
Storica poi....
Economica non ne parliamo. Se è simile alle strampalerie scritte sul dollaro siamo a posto... Comunque io ho già detto che mi va bene tutto, non è quello il punto...Almeno provare a capire il punto sarebbe già un passetto avanti.....


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Simulacres
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Trenta anni fa i numeri che tu dici dimostravano qualcosa di tendenzialmente contrario.

Non mi pare. A meno che tu non dica, ed è vero, che erano meno peggio.
Ma sono sempre meno peggio dopo dei conflitti mondiali.
La gente la fai lavorare (ricostruzione) accumulare un po' e poi glielo porti via Truman.

se posso... vorrei sottolineare un aspetto fondamentale della vicenda, e cioè che dopo gli ultimi conflitti mondiali, nel mondo occidentale il lungo periodo del "meno peggio", ossia di forte crescita (fordista) dell’economia reale, è stata possibile in virtù della generalizzazione del modo di produzione industriale e dal suo ampliamento verso nuovi e molteplici settori quali, per esempio, quella degli elettrodomestici e dell’automobile. La cui "realizzazione" richiedeva una enorme quantità di forza-lavoro che da essa traevano il proprio salario che a sua volta permetteva loro di fruire della massa delle merci che si producevano. Da qui il boom economico degli anni ’50, ’60 e '70. Boom che non potrà mai più ripetersi perché, da almeno una trentina di anni, la sempre più diffusa razionalizzazione dei settori strategici della produzione, ha sostituito sempre più la forza-lavoro umana con processi automatizzati distruggendo i presupposti per un nuovo "miracolo economico".

Ergo, la crisi che stiamo vivendo deriva fondamentalmente dalla "scomparsa" del dio-lavoro (di calviniana memoria) che, votato ai vincitori della "democrazia", offre alle elites una meravigliosa occasione per accelerare la totale distruzione dei diritti dei lavoratori i quali vengono ridotti sempre più alla mercé della miseria in mezzo alle loro rilucenti e stratosferiche ricchezze.


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mincuo
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@Istwine.
Nel 1993 Ha-Joon-Chang scrisse "the political economy of industrial policy in Korea" che per me, quando lo lessi, era un testo su cui c'era da riflettere, ma non sorprendente per nulla. Ma io venivo appunto dai Kathedratic....e di quelli ne avevo letti...

Detto questo io mi sono rivolto ad analizzare, e poi anche ai perchè, alle cause e ai protagonisti delle "scomparse".
Che è cosa interdisciplinare da un lato, mentre dall'altro, più specificatamente, avendo accesso a database di grandi banche, mi ha potuto agevolare nella ricerca, cosa che per una persona qualsiasi senza quel tipo di accesso è quasi impossibile.


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