un "complottista" dell'800

Wagner era dunque della stessa opinione di Hitler. Scrive infatti Hitler che, arrivato a Vienna dal suo paesello, lui era rimasto schifato dal modo con cui opere teatrali o musicali che non valevano niente erano osannate dalla stampa solo perché gli autori ( e i giornalisti) erano ebrei, mentre altre che, a suo dire, erano di qualità, venivano ignorate o stroncate. La sua avversione contro gli ebrei cominciò così.

Wagner è nato e cresciuto nel ghetto. Era figlio di uno che si chiamava Ludwig Geyer, artista e attore, ed era convinto (Wagner) di discendere da un ebreo.
Sia lui che sua moglie Cosima Liszt avevano delle ascendenze ebraiche da nascondere - W. perché lo credeva, Cosima perchè le aveva tramite la madre (che non so se fosse proprio ebrea o solo di ascendenza) - e questo potrebbe giustificare certe esternazioni a mio avviso molto più enfatiche di quello che lui realmente sentiva dentro di sé.

QUINDI:

A) A Wagner interessavano due cose delle persone:

1) se amavano e ammiravano la sua musica

2) se erano abbastanza influenti da poterlo aiutare

Dopodiché se erano ebrei o mammalucchi o turcomanni non gliene fregava niente. Infatti il direttore del Parsifal fu un ebreo e comunque a Bayreuth ci andavano molti signori nasuti con la kippah di cui era amicissimo.

B) Wagner poteva avere una scarsa considerazione degli ebrei ma ficcatevi in testa che per lui contavano molto di più le differenze di classe rispetto a quelle razziali quindi lui poteva invitare a cena degli ebrei ma mai dei lumpenproletariat...capite cosa significa?
Non vi conviene tirare fuori certe idee perché in questo modo sostenete quelli che vorrebbero relegarvi al ruolo di servi.

Non credo che capiate.

Sto dicendo che voi vi ritenete di razza italiana mentre intanto non lo siete perché gli italiani sono meticci ma la realtà è che dalle classi più alte - parlo soprattutto di quelle del XIX secolo ossia dell'epoca di W. - voi siete "classe subalterna" proprio perchè di sangue siete di "razza inferiore".

C'era un famoso e ricco imprenditore ebreo tedesco, importante anche dal punto di vista politico, Walter Rathenau, che scriveva dei libri sul destino dell'umanità.
In un impeto di empatia verso gli ultimi della terra, i proletari poverissimi delle grandi città, scrisse nel suo "In days to come":

"Le razze inferiori ammassate ai bordi delle frenetiche metropoli moderne".

Voi credete che le idee wagneriane o comunque nazionaliste significhino il vostro riscatto...no, significano che voi state mandando al potere quelli che vi considerano degli esseri inferiori proprio in nome di quel concetto di razza a cui voi abboccate con una ingenuità che fa dispiacere e anche un po' rabbia.

bj

vedi che sei tu a cominciare?

😆

poi non lamentarti...

bj

vedi che sei tu a cominciare?

😆

poi non lamentarti...

Ma cosa dici povero infelice 😆 😆 😆 ...io ho parlato sul tema del thread, è chiaro?
Tu invece vieni sempre e solo a scassare la minchia come un mendicante scrivendo fregnacce da lumpenproletariat balbuziente.

Comunque ci sei e non ti si può mica sopprimere.
Se questo ti aiuta a convivere con le tue frustrazioni continua pure.

ti commenti da solo bj, inutile aggiungere altro