i tratti somatici sono determinati geneticamente. Per cambiarli si deve cambiare il DNA della gente. Il negro può stare 40000 anni negli USA sempre nero resterà. La teoria (chiamata 'Out of Africa') di un antenato africano unico dell'homo sapiens che è emigrato in tutti i continenti non regge perché non spiega la diversità determinata eneticamente delle razze umane.
Temo che non ci sia speranza, se ciascuno si è fatto una convinzione morirà con quella, certo che i genetisti hanno dato una bella scrollata alle convinzioni ottocentesche.
Probabilmente da sicurezza il sentirsi geneticamente diverso e non ammettere che nessuno dei propri geni (ammesso che qualcuno sia in grado di sapere cosa esprima ciascuno delle migliaia di geni che abbiamo) sia in grado di catalogarci in qualche modo.
Le modificazioni morfologiche sono espressione della evoluzione nel contesto geografico in cui si e' vissuti per centinaia di migliaia di anni: noi umani attuali abbiamo a malapena una storia nuova di solo 100-200 anni, fino al 1800 siamo vissuti praticamente come 100.000 anni fa, senza acqua in casa, senza luce la notte, cucinando col fuoco di legna e carbone, lavorando con le mani nude, camminando con i piedi e soprattutto senza avere alcun farmaco decente a parte qualche erba e qualche corteccia. Siamo sopravvissti solo grazie alla prolificità dacchè un maschio eiacula dai 13 agli 80 anni ed una donna puo' figliare quasi tutti gli anni (poi moriva una donna su quattro al porto ed un bimbo su tre non raggiungeva i sei anni).
Duecento anni di nuova vita sono davvero troppo pochi per un ulteriore adattamento alle nuove condizioni ambientali, sociali e culturali, se ne parla fra 10.000 anni.
Se invece si parla di etnie e di culture il discorso e' diverso, pero' etnie e culture sono spesso (e molto piu' di quanto sembri) slegate dalla morfologia, soprattutto in italia dove hanno scorrazzato centinaia di popoli non autocnoni che hanno lasciato la loro eredita' genetica e morfologica tramite stupri ed accoppiamenti, piu' o meno graditi, d'ogni sorta.
Un esempio fra tutti sono i siciliani alti, biondi e con gli occhi azzurri discendenti dalle scorrerie vichinghe: nonostante l'aspetto morfologicamente diverso la loro etnia resta culturalmete siciliana. Analogamente nel medio adriatico, terra di Piceni tarchiati e brachicefali, c'è un villaggio sulla costa in cui moltissimi maschi e femmine sono alti, biondi e doligocefali. Nella piazza del paese c'è un antico torrione normannno, segno della presenza di una stazione commerciale costiera. Ovviamente la cultura marchigiana e' la stessa fra biondi e bruni, mica son diversi nel ragionare quotidiano (e forse nel votare alle elezioni....)
In qualche epoca antica..qualche influenza cosmica ha trasmesso l'imput alla modifica genetica
Non si può escludere che si sia verificato più volte ed in epoche diverse.
Quindi la tua teoria è che basta aspettare un po' di tempo e la geografia cambierà il codice genetico, i negri saranno più protetti contro le scottature solari, i cinesi avranno gli occhi a mandorla per..... proteggersi dal vento della steppa e il nordico i capelli biondi perché la dove abitano non serve la melanina. Strano però perché ci sono molti tipi di animali che nonostante il passaggio di milioni di anni sono rimasti sempre gli stessi, quindi su alcuni l'evoluzione fa effetto, su altri no. Rimane poi da capire il fattore statistico : le variazioni genetiche sono quasi tutte recessive o neutre quindi uno deve calcolare la probabilità che ci sia stata una modificazione genetica in 'positivo' (qualunque cosa voglia dire) che è già un numero molto piccolo e poi siccome la specie umana è sessuata bisogna moltiplicare per la probabilità che la stessa variazione sia intervenuta nel sesso opposto moltiplicata per la probabilità sia intervenuta in un periodo di tempo limitato dalla fecondità, per poter essere trasmessa alla prole. Mmmmmmmmm, io direi che siamo quasi al.....miracolo.
Meglio mi sento se devo assumere che la stessa cosa si è verificata più volte ed in epoche diverse.!