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Conte (di Montecristo) oppure uno strano Dracula


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Prima di leggere l'articolo o durante la lettura se non vi disturba, consiglio l'ascolto della canzone di Bruno Martino, cantata però da Renato Rascel, Dracula Cha-Cha (Tempi duri per i vampiri) del 1959.

Dio (scusate l'imprecazione d'assoluto positivo) cosa c'è di più BELLO di ciò che per chiunque non può che essere considerato BELLO?!
Dicono che non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. Va beh, a me piace l'immagine di Anna Kournikova in particolare quando aveva 20 anni e a parte i commenti sulla sua vita privata che mi interessano quanto gli acciacchi della vecchiaia, vorrei tanto sapere chi ha il coraggio di dire che "è bella solo perché piace a me". Infatti gli sponsor non vedevano che lei nonostante non riusciva a vincere una partita di tennis nemmeno per caso. Chissà perchè, eh? Non sembra poi, dalla sua vita, che fossero solo gli sponsor a pensarla come me.

Ma passiamo oltre. Se vi dovesse capitare e non l'avete fatto già, vi segnalo lo straordinario sceneggiato RAI (quando in TV ancora si faceva teatro di alto profilo e l'Italia non era seconda a nessuno) il Conte di Montecristo, del 1966 (QUI la prima puntata). Tratto dall'omonimo romanzo di Alexandre Dumas (il vecchio) con la regia di Fenoglio a mio avviso è un piccolo capolavoro della cinematografia nostrana. Nei primi dieco minuti della prima puntata intitolata "il complotto" (oh, ma guarda, allora esistono?!?) incontriamo alcuni personaggi, tra cui un armatore e la sua imbarcazione con il suo prezioso carico, un giovane secondo, tale Edmond Dantès futuro "misterioso" Conte di Montecristo, che è partito da Napoli con il capitano e diventato capitano durante il viaggio in quanto lo stesso è deceduto per malattia, che sembra essersi fermato oltremisura all'Isola d'Elba "per una visita" imprevista. Il tutto sottolinea la lotta contro gli Inglesi e la simpatia che l'armatore ostenta verso "l'Imperatore" (Napoleone) incontrato sull'Isola dal giovane capitano. Ostentazione a quanto pare "pericolosa", dato che evidentemente uno dei personaggi a bordo è il traditore spia inglese (brexit "QQ" :*). In pochi minuti viene tratteggiato un quadro dei primi del 1800, lucido e gravido di conseguenze per la nostra penisola. Anche allegoriche, non solo storiche.

Non ve lo segnalo per ciò tanto per i cenni storici, che potremmo dicutere nei contenuti da qui alla prossima mezza dozzina di vite senza vernirne a capo, ma per il titolo della puntata, perché l'autore del romanzo da cui è tratto lo sceneggiato è francese, perché il protagonista è un italiano, nonché isolano, proprio come il Corso che divenne Imperatore e perchè "i nemici" sono anglofoni. Per ulteriori dettagli invito a guardare la pagina storica della "cessione della Corsica alla Francia", nel caso il sottointeso fosse ancora poco chiaro.

Quindi arriva a fare il premier qui in Italia del 2019 un giovane signor nessuno che fa di cognome Conte e di nome Giuseppe (di biblica memoria) che improvvisamente diventa primo ministro e non solo, detta nomi e agenta a tutti come e meglio del Duce. Cioè senza nemmeno alzare la voce. Straordinario! Se lo facessi io mi prenderebbero a pernacchie e non mi dite che è il superiore potere del "savoir-faire" di questo "nobile del popolo" perché se no è meglio vi guardiate allo specchio per prendervi a schiaffi. Sempre se volete smettere di dormire, si intente.

Così, d’emblée arriva sto tipo e a nessuno pare strano che comandi tutti a bacchetta e non solo, pure i temibilissimi "feroci fichinghi" tetteschi paiono accodarsi allo stuolo che lo segue muto. In effetti se succede da noi non è strano, lo sarebbe ovunque nel mondo ma non da noi. Il motivo è che questa penisola fa la storia da almeno 2mila anni indipendentemente da dove poi questa cerca di trasferirsi e un motivo ci sarà, o no? Chissà perché questa faccenda mi fa tornare a mente la vicenda della "cattività avignonese". Sarà perché di nuovo c'è di mezzo la chiesa cattolica radicata peggio delle cozze sullo scoglio a sta penisola?

Mha, chissà!

Tuttavia è necessario almeno aprire gli occhi sulle forze che giocano con la nostra pelle (e le nostre palle). Quelle draculine che non vogliono saperne di mordere il pollo e tormentano bimbi, "pulzelle", mamma e papà. >:)

Perché il Conte ha un piede nella magistratura e un altro nella curia vescovile e non esattamente quella di periferia, ma quella che ad oggi senza ombra di dubbio domina in vaticano. Quella Gesuita che è tradizionalmente la corrente più ambigua. Diciamo che corrisponde alla invasione di lumache più che a quelle dei serpenti (o dei draghi) di nobilitata ed eroica memoria atavica. Per la precisione alla "Achatina fulica sinistrosa" che abita il nostro Sud Italia è ermafrodita, inarresatabile, mangia tutto, si riproduce a velocità curvatura, è grande come un gatto e ha un guscio abbastanza duro da far saltare le gomme delle auto. Tutto, normale, come ad esempio che non se ne parli, che la sua origine sia africana e che si pensa che sia il risultato di un alterazione del suo DNA per via del consumo di liquami tossici che la bestiola avrebbe fatto in discarica. Insomma, siamo alla esatta traslazione di un film d'horror sperimentale in bianco e nero del secondo dopoguerra, stile "invasione degli ultracorpi" o formiche giganti, o come ca%%o preferite voi. Solo che non è un film, per quanto è difficile crederlo.

Ecco che il Conte è come quelle lumache, inossidabile, indistruttibile, inattaccabile, anche se pare inoffensivo (magari ad alcuni sembra giustamente repellente, ma comunque inoffensivo) perché "lento", "pacioso", "tranquillo", a portata di mano e di fatto incapace di aggredire. Quindi non è pericoloso.

Già, come la lumaca. Oppure come Dracula quando stai sotto ipnosi, perché poi non hai modo di distinguere e ti pare tutto brutto o tutto bello, senza mezze misure. Un dracula un po' strano però, perché non pare minaccioso, ed è molto diverso da quello che ci ha descritto Stoker, fa quasi simpatia come quello della canzone di Martino e interpretato da Rascel. Certo, ha qualcosa di viscido e affascinante insieme essendo un avvocato ma non è per questo necessariamente "cattivo", anzi ci fa pure simpatia come le rappresentazioni nei libri per bambini e comunque è incapace di aggredire come farebbe un Leone. Sembra innoquo, contrariamente a Salvini. Solo che vedete, il Leone o il Serpente velenoso per quanto ci appaiano infinitamente più pericolosi nell'immediato è con il tempo che si comincia a capire che non sono necessariamente "peggio" di una lumaca, tanto meno di una "invasione di lumache giganti".

Sapete chi è il nemico numero 1 delle lumache? La papera. Papera che però non può cibarsi certamente di mostri da diversi chili già coltivati nelle discariche nostrane, di natura indifferenti ai veleni, peggio che la famiglia dei Medici. Per ciò non vedo come si possa "evitare" di farle prolificare perché usino pigiare "lo stivale" italico sulla faccia del mondo (tanto per parafrasare Orwell). Non che questo dettaglio comunque abbia importanza: quante "papere" vedete moltiplicarsi oggi in parallelo all'invasione di lumache? A parte quelle del fumetto Disney non ne ho viste negli ultimi 20 anni. Salvini bacia i crocefissi in diretta TV e in parlamento, c'è bisogno pure di commentare "a chi" stava mandando il suo messagio di prostrazione? Un fulmine improvviso che ha colpito sulla via per Damasco? C'è bisogno davvero di commentare davanti al calmo e sornione paternalismo di Conte che gli da una pacca sulla spalla mentre il prode Salvini felpato compie quel gesto in spregio al fondamento laico del nostro parlamento?

La verità (se c'è) è che noi vediamo SOLO quello che vogliamo vedere. Per ciò la schifezza che ci sta davanti, preferiamo rappresenti pedissequamente tutt'altro.


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