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La tecnologia non può essere definita frutto della volontà di potenza

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BrunoWald
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@Chicxulub2.0

Capisco il tuo punto di vista, per me il senso del Sé esiste solo sul piano collettivo - non economico bensì comunitario (Gemeinschaft vs Gesellschaft)

Se a pochi mesi di vita fossi stato rapito e allevato da una famiglia araba, o cinese, la mia "identità" o "persona sociale" sarebbe ora molto diversa, ma la mia natura essenziale (il Sé) resterebbe la stessa. Sono due livelli diversi, entrambi importanti perché l'uno interagisce per tutta la vita con l'altro: uno è l'attore, l'altro è il pubblico e il palcoscenico.

Per quanto riguarda la dicotomia Gemeinschaft vs Gesellschaft la penso come te, ma sono alquanto pessimista.

Il pensiero della Konservative Revolution in Germania, fra le due guerre, prendeva le mosse proprio da tale contrapposizione per spiegare le distopie del presente, e la conseguente necessità di ricostruire la dimensione comunitaria della Volksgemeinschaft. Fra l'altro, la diffidenza quando non l'ostilità di questa corrente nei confronti del nazionalsocialismo era dovuta al fatto che quest'ultimo sembrava muoversi a suo agio nel regno delle masse e della tecnica.

Il problema della KR, come anche il nostro, è che il pensiero razionale cartesiano inveratosi nella scienza moderna e nella rivoluzione industriale ha spazzato via proprio la dimensione comunitaria, sua naturale nemica per una serie di ragioni su cui non mi dilungo, per imporre come proprio paradigma la camicia di forza della Gesellschaft, e dunque la meccanizzazione di ogni aspetto dell'esistenza e il disperato individualismo e solitudine in cui ha fatto sprofondare prima l'occidente e poi gran parte dell'umanità.

Essendo ormai state recise le radici viventi che alimentavano i nostri antenati, non credo che potremmo uscirne con le nostre forze, anche se volessimo. Per questo ritengo che abbia ragione Agamben: non c'è più nulla da fare, il destino tracciato per noi dalla tecnologia è ineluttabile, e solo una catastrofe sistemica potrebbe spezzare l'incantesimo, obbligandoci a tornare a modi di vita arcaici che renderebbero necessario riscoprire anche la dimensione comunitaria.

Se ciò non dovesse avvenire, passeremo probabilmente per una fase di mutanti ed altre mostruosità difficili da immaginare, per poi giungere all'estinzione. Su questo però sono relativamente ottimista, perché lo Spirito che sta all'origine di ogni Sé e dell'Universo intero è più potente della tecnologia.

Questo post è stato modificato 1 anno fa da BrunoWald

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Chicxulub2.0, Presidente del comitato “Salvate Bertozzi”
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Sul Sé essenziale ci sarebbe da discutere comunque per il resto anche io non ho idea di cosa si possa fare

Di certo però bisogna tenere presente che la Gemeinschaft da sola non regge, è fragile e esita inevitabilmente nel caos conflittuale (la guerra civile)

La Gesellschaft è solida, resistente, organizzata ma, anche lei “inevitabilmente”, finisce per distruggere le ragioni umane della Gemeinschaft che in origine doveva proteggere e cade nel caos opposto a quello conflittuale, la paralisi dell'algoritmo tecnocratico-tecnologico

Per cui entrambi i poli fanno parte della stessa macchina che sta andando in cortocircuito e in questo senso dico che dobbiamo cominciare a immaginare un altro paradigma

Non lo fa una persona da sola a casa sua, nascerà solo se frutto di un discorso collettivo

Questo post è stato modificato 1 anno fa da Chicxulub2.0, Presidente del comitato “Salvate Bertozzi”

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