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TRIBUNALI ORDINARI SI TRASFORMANO IN TRIBUNALI RIVOLUZIONARI


mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1448
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Il pericolo è grande perché potrebbe costituire un precedente ed essere di esempio nel mondo intero ed evocare cosí i tragici ricordi dei tribunali speciali dei regimi sovietici e nazisti.

I giudici della Suprema Corte brasiliana hanno accentuate simpatie per i regimi totalitari di ispirazione bolscevica e quindi non ci penserebbero due volte a trasformare l’attuale Sistema giudiziario regolato da una costituzione democratica e repubblicana in una Corte di Giustizia che intenderebbe sostituirsi e legiferare a posto degli altri due poteri previsti dalla Costituzione.

Poiché le Costituzioni in tutti i paesi dell’area occidentale (Europa ed Americhe) si somigliano, il pericolo che altri sistemi giudiziari, col silenzio-assenso dei governi, (specialmente quelli di sinistra) si propongano di adottare un sistema simile, è molto grande.

Riporto qui la notizia nei dettagli affinché sia di allerta e di monito:

Qualche settimana fa ho pubblicato su CdC il post: https://forum.comedonchisciotte.org/notizie-dal-mondo/appello-di-google-contro-la-censura-in-brasile/

nel quale segnalavo il pericolo della censura in Brasile, paese governato come è noto dal comunista Ignazio Lula da Silva.

Alcuni giorni fa un giudice della Corte Suprema, noto per le sue simpatie di sinistra, ha messo un altro mattone per “regolare” Internet e “responsabilizzare” i provider.

Il quotidiano “O Estado de S. Paulo” nell´editoriale si è pronunciato contro la regolamentazione dei social network da parte della Corte Suprema.

 

"Qualunque sia la disposizione dei giudici della Suprema Corte, il fatto è che la storia recente della Suprema Corte desta preoccupazione", si legge nell'editoriale. "È quindi opportuno mettere in guardia la Suprema Corte sui limiti dei suoi poteri in uno Stato di diritto democratico. Non è compito della Corte Suprema invocare l'incostituzionalità per fare pressione sul legislatore".

Inoltre, il giornale osserva che è responsabilità del Congresso nazionale fornire un quadro giuridico adeguato alle reti sociali. "Ogni giorno diventa sempre più evidente l'insufficienza della giustizia per regolamentare questa nuova e consolidata realtà digitale, che produce innumerevoli effetti sulla vita sociale, politica ed economica del Paese", afferma il giornale. "Tuttavia, la decisione su quando e come fare questa nuova regolamentazione spetta solo e soltanto al Potere Legislativo".

Secondo il giornale, il Parlamento ha anche il diritto di "omettersi politicamente", poiché "il silenzio del Congresso è una scelta politica perfettamente legittima".

"Non è compito della magistratura dire se il testo di una legge è obsoleto o insufficiente - o anche se, date le circostanze attuali, i suoi limiti superano i suoi benefici", afferma sempre il quotidiano. "Questa è una decisione politica, che dovrebbe essere presa da parlamentari eletti dal voto popolare. Trasformare il controllo di costituzionalità in un giudizio di convenienza politica significa calpestare la democrazia rappresentativa".

 


Citazione
Andreabras
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 90
 

Ma basta chiamare Lula di comunista ( che non è un'offesa, solo che Lula è tutto meno che comunista), di bolscevico. È una distorsione completa. Allora anche Craxi era un bolscevico, anche Aldo Moro.

Non si possono distorcere cosí le parole della storia

È la stessa cosa come chiamare la Meloni di fascista. Distorsione completa delle definizioni storiche

Questo post è stato modificato 11 mesi fa da Andreabras

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