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Costa Concordia

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Mari
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IL COMANDANTE/Schettino «frastornato» dopo la tragedia

ROMA - Se al Giglio parli con chi, la mattina dopo il disastro, ha visto e sentito il comandante Francesco Schettino, ti senti dire sempre la stessa cosa: «Sembrava frastornato». Tanto che, con migliaia di persone che ancora si aggiravano impaurite e infreddolite sul molo, e la "sua" Concordia già piegata su un fianco, proprio lì davanti ai suoi occhi, il capitano si sarebbe rivolto all'albergatore per chiedere un caffé con molto zucchero e un paio di calze asciutte. Come se non si fosse davvero reso conto di quello che era successo.

La difesa. Quando è arrivato sull'isola, dopo essersi rifiutato di risalire a bordo della nave anche se lui davanti al gip si è difeso dicendo di non esserci riuscito perché la Concordia era troppo inclinata, il comandante è finito dritto negli uffici della Capitaneria, assieme ad alcuni suoi ufficiali. Là dentro ha trascorso il resto della notte, mentre gli abitanti dell'isola si spaccavano in quattro per assistere alla meglio migliaia di passeggeri e il personale dell'equipaggio. Chissà se è lì che gli è venuto in mente di raccontare che lo scoglio su cui si è schiantata la Concordia non è segnato sulle mappe: difficile, visto che proprio all'ingresso degli uffici della Capitaneria c'è una carta nautica dell'isola, con gli scogli e le profondità ben segnalate. Dall'edificio, da cui si gode un'ottima vista sulla nave inclinata, è uscito alle 11.30-12 di sabato, quando sull'isola erano rimasti soltanto pochi naufraghi e i primi giornalisti sbarcati.

Il taxi per evitare i cronisti. «Mi hanno chiamato dalla Capitaneria di Porto - racconta il tassista che ha preso a bordo del suo pulmino Schettino - Mi dissero che dovevo portare il comandante fino all'hotel». Un viaggio inutile, visto che la distanza tra la Capitaneria e l'hotel è di 300 metri. Ma necessario per evitare l'assedio dei cronisti all'ufficiale. Nel breve tragitto Schettino non ha praticamente aperto bocca. Se non per fare una domanda: «dove posso comprare un paio di calze?». «Era come un cane bastonato - ricorda ancora il tassista - aveva freddo ed era impaurito. Ma come volete che stia un uomo, un comandante di una nave, dopo quello che era accaduto?».

In hotel. Anche all'Hotel Bahamas il comandante è stato di poche parole. «Sì me lo ricordo - dice il titolare - dopo esser entrato ha chiesto di poter andare in bagno, per cambiarsi i pantaloni. Con se aveva soltanto una busta di plastica e un computer». Schettino era teso, con lo testa da qualche altra parte. «Non ha aperto bocca, con lui c'era una donna che gli diceva di non dire nulla e quando l'ha visto parlare con due giornalisti l'ha preso per un braccio e l'ha portato via».

Mercoledì 18 Gennaio 2012 - 09:03
http://gazzettino.it/articolo_app.php?id=44301

http://www.telecaprinews.it/leggi115.asp?cod=41052

Nuove accuse al comandante Schettino: "Visto bere al bar con una bella donna"
Sul sito del britannico Mail Online la testimonianza di un'olandese che vide il capitano Schettino al bar poco prima dell'impatto

Nuove testimonianze dei sopravvissuti alla tragedia della Concordia. A riportarle è il britannico Mail Online in un articolo dal quale emergono nuovi particolari legati alla condotta del comandate Schettino.

L'olandese Monique Maurek afferma: "Quello che mi ha colpito di più è stato vedere il comandante trascorrere la maggior parte della serata a bere al bar abbracciato ad una bella donna". Secondo Phil Metcalf, il capitano Schettino avrebbe abbandonato la nave nei primi attimi dell'evacuazione, lasciando a bardo il resto dell'equipaggio.

http://www.cadoinpiedi.it/2012/01/16/nuove_accuse_al_comandante_schettino_visto_bere_al_bar_con_una_bella_donna.html

Francesco Schettino dopo l’impatto con lo scoglio volveva rubare la scatola nera. ARRESTATO!

PS OK? 😉


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helios
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Tassista: Schettino voleva comprare calze
Porto' il comandante dal molo del Giglio all'albergo
17 gennaio, 16:09

Quando sali' al bordo del suo taxi, la mattina dopo il naufragio della Concordia l'unica cosa che il comandante Francesco Schettino chiese al conducente fu dove poteva comprare un paio di calzini. A raccontarlo e' lo stesso tassista che quella mattina, come tanti altri cittadini del Giglio si trovava sul molo per soccorrere i naufraghi della Costa Crociere.

''La notte del disastro - dice - non c'era nessun taxi in servizio. Io fui chiamato la mattina verso le 11 e mezza dalla Capitaneria di Porto. Mi dissero che dovevo portare il comandante fino all'hotel''. Un trasporto inutile, visto che la distanza e' poco piu' di 500 metri ma necessario per evitare l'assedio dei cronisti all'ufficiale.

Nel breve tragitto Schettino non ha praticamente aperto bocca ''era come un cane bastonato - ricorda ancora il tassista - aveva freddo ed era impaurito, mi chiese solo dove poter comprare un paio di calzini''.

Anche all'Hotel Bahamas il comandante e' stato di poche parole. ''E' entrato, ha chiesto di poter andare in bagno a cambiarsi i pantaloni. Aveva una busta di plastica e un computer in mano. Nient'altro''
ricorda il titolare dell'hotel. All'uomo il comandante Schettino ha chiesto una sola cosa: ''Mi dia un caffe' con molto zucchero''.

http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/01/17/visualizza_new.html_45962176.html

.........non credo avesse necessità di rubare la scatola nera.


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Matt-e-Tatty
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Mari, non si tratta di "difendere l'indifendibile". Emerge la figura di un personaggio di Verdone più che del capitano di una grande nave.
E' chiaro che ci sono state delle negligenze e della superficialità da parte sua, ma è anche vero che stanno cercando un coglione da crocifiggere più che far luce sulla vicenda.
Le telefonate col comandante Falco ci dicono che Schettino era giù dalla nave (su una scialuppa sotto la nave o su uno scoglio li di fronte?), i racconti invece sono discordanti... quell'intervista che ho postato lascia intendere che è successo qualcosa nel chaos dell'evaquazione, qualcosa che forse deve emergere o che è emerso ma non è stato divulgato, anche nelle famose telefonate schettino cerca di spiegare qualcosa ma non riesce a parlare anche perchè al Comandante Falco non interessa minimamente. E' sceso e doveva essere su, fose la colpa più grave di Schettino... essersi fatto prendere dal panico, lui, che doveva essere l'ultimo a perdere la calma visto il ruolo di massima responsabilità.
Si contesta che al momento dell'urto Schettino era in un bar della nave, chi c'era ai comandi? E' così strano che il comandante di una nave non stia sul ponte di comando 24 ore su 24 e che si alterni ai comandanti in 2° e in 3°? Io qualche volta l'ho preso il traghetto... e ho visto il comandante in giro... mi sembra piuttosto normale che non guidi sempre e solo lui.
Si contesta che la nave è passata vicino alla costa ed è vietato, ma salta fuori che era pratica abituale, tra l'altro la cosa mi è stata confermata da altra gente che abita in zona portuale. Ora, sto capitano Falco che fà lo smargiasso col capitan Verdone, quando vedeva sul suo radar che le navi da crociera passavano pericolosamente vicino alle coste, in tutti questi anni, perchè non ha mai detto nulla? Perchè non ha mai multato i trasgressori? Eppure c'è un motivo se tale pratica è inlegale... e i "vigili" del mare sono proprio quelli della Capitaneria di Porto... o sbaglio?
Se io vado a 100 dove ci sono i 50, e ci sono i vigili col velox, mi ritirano la patente!
La Costa Crociere, era al corrente di queste pratiche pericolose da effettuarsi con navi che costan come il Ponte di Messina e portano 4000 capi di bestiame a viaggio? Io credo propio che sapessero e credo anche che lo incoraggiassero... per i divertimeto di 4000 vitelli a bordo.
Chissà quante navi sono passate li vicino, a 10-20-100 m dalle rocce... ma per mare non ci son le stricie come per strada... passan tutti nello stesso punto sicuro o piuttosto una "rotta" è una cosa che con la precisione ha poco a che fare?
Gli strumenti di bordo funzionavano correttamente o il Capitano in 2° (se Schettino era al Bar qualcuno doveva esserci al timone) ha pelato troppo la costa navigando a vista di notte?
Qualcuno sostiene che i computer di bordo ti impediscono di far manovre fuori dal codice come "l'inchino", qualcuno sostiene che per farle occorre disattivare i sistemi di sicurezza... e quì vorrei tornare alla figura del prode Capitano Falco... l'eroe di voi altri.
Somiglia tanto tanto al bulletto della scuola che fà il gradasso col "primino"... per divertire gli amichetti debolucci che lo circondano... (i capi di bestiame che pascolano nel Bel Paese) e al contempo dimostrare il suo grande potere... mentre ad un esame obbiettivo è uno che ha chiuso gli occhi tante volte di fronte a situazioni di pericolo grave... ha sempre fatto il suo dovere da potersi permettere di fare lo smargiasso ed essere incensato per questo?
La situazione era di gravità assoluta, Schettino un coglione, ma come mai ste telefonate sono in mondovisione? E' una barzelletta o piuttosto sono conversazioni che saranno rilevanti in un processo ancora da celebrarsi? Pare che a priori si sia gia deciso per un unico colpevole e pare anche che si sia già provveduto a smutandarlo in pubblico.
E' la piazza il luogo in cui deve essere processato il capitano negligente?
Forse il capitano Falco la voce la doveva alzare anni fà, vedendo nei radar navi grandi come 3 isolati che fan la barba alle spiagge... la Capitaneria di Porto deve sedere in aula... nel banco degli imputati, non nel banco dell'accusa, proprio al fianco di Schettino e dell'amministratore delegato della Costa Crociere.

Io non vorrei mai viaggiare in una nave condotta dal Capitan Schettino, ma anche chi gli vuol far la morale (conoscendo ben poco i fatti) dimostra tutta la sua mediocrità... a partire da chi gli fà il verso in rete con esilaranti iniziative di pessimo gusto.


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Mari
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E' EVIDENTE che al Comandante Falco interessava la VITA dei passeggeri e equipaggio compreso.

Schettini e' stato tutto escludendo un "Comandante" di una nave il quale ha la responsabilita' di proteggere vite umane che viaggiono sulla sua nave.

Io non mi farei guidare da lui manco ad attraversare la strada, figuriamoci ad andare in barca con lui ahahah

chi gli fà il verso in rete con esilaranti iniziative di pessimo gusto.

Su questo concordo in toto.


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Mari
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Concordia, riprendono le ricerche. Da rintracciare la donna che era con Schettino

I sub tornano in acqua all'Isola del Giglio per cercare di recuperare le persone che mancano all'appello. Ma l'arrivo di una mareggiata potrebbe fermare ogni attività, compresa l'aspirazione del gasolio dai serbatoi per scongiurare il rischio ambientale. L'ad Foschi scrive a tutti i clienti: "Solo un errore umano, le nostre navi sono sicure"

Sono riprese le ricerche dei 21 dispersi sulla Costa Concordia, dopo lo stop di ieri provocato da un’oscillazione dello scafo, che è ruotato spostando la prua di un metro. Ma resta alta l’attenzione per possibili nuove oscillazioni della nave e per le condizioni meteorologiche. I dati registrati dagli strumenti sottomarini hanno infatti permesso di stabilire che sono possibili movimenti. Gli uomini dei Vigili del Fuoco, della Guardia Costiera e della Marina tornano dunque a esplorare a breve le ricerche sia nella parte sommersa, sia in quella emersa della Concordia.

Verrà ispezionato in particolare il ponte 4, in cui confluiscono i corridoi di evacuazione e dove si sospetta si possano trovare altri corpi.

“A seguito delle valutazioni sulle condizioni di stabilità della nave conseguenti ai monitoraggi tecnici e alle verifiche ispettive effettuate nel corso della notte anche con l’impiego di apparecchiature ad altissima tecnologia – recita un comunicato dell’unità di crisi presieduta dal prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi – fornite dal Joint Research Center (Istituto della Commissione Europea con sede a Ispra), i responsabili operativi dei soccorsi ad Isola del Giglio hanno deciso la ripresa, a partire dalle 6, delle operazioni di ricerca e soccorso senza soluzione di continuità, salvo eventuali successive modifiche dell’assetto di stabilità rilevato”.

Il comandante Francesco Schettino è agli arresti domiciliari nella sua casa a Meta di Sorrento. La Procura di Grosseto aveva chiesto la custodia in carcere, ma il gip ha deciso altrimenti. Le ultime polemiche sorte sul suo operato riguardano la presenza al suo fianco di una donna, anche a ridosso del tragico naufragio della sere di venerdì 13 gennaio, ma il suo ruolo è ancora tutto da chiarire: i pm la stanno ancora cercando per interrogarla. Si tratterebbe di Domnika Cemortan, 25enne. La donna, intervistata dalla tv moldava, ha detto di essere stata sulla nave e di essere una dipendente di Costa Crociere.

LA CRONACA ORA PER ORA

10.40 – Tv moldava intervista donna che era con Schettino
Continuano le ricerche della giovane donna bionda vista in compagnia del comandante Francesco Schettino sul ponte di comando della Costa Concordia al momento del naufragio e nei minuti precedenti. Il suo nome sarebbe Domnika Cemortan, una donna moldava 25enne. Secondo la tv moldava era un membro dell’equipaggio e per questo aveva diritto a trovarsi con gli altri ufficiali sulla plancia di comando. Lei nell’intervista alla televisione del suo Paese si presenta come tale, dice di aver salvato molte persone e difende l’operato del comandante della Concordia. Secondo fonti giudiziarie, invece, non sarebbe presente negli elenchi dei passeggeri. I magistrati vogliono capire a che titolo si trovasse a bordo e la stanno cercando, per interrogarla.

10.30 – Procuratore Grosseto: “Schettino a casa può inquinare le indagini”
Secondo Francesco Verusio “è possibile che le indagini vengano inquinate dal fatto che Schettino sia a casa per conto suo. E poi – prosegue il procuratore di Grosseto – i fatti che abbiamo contestato sono gravi e prevedono pene severe: non credo che Schettino, per la personalità che abbiamo potuto vedere ad oggi, possa aspettare a casa sua una condanna così pesante”.

CONTINUA:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/19/costa-concordia-riprendono-ricerche-dispersi-attenzione-meteo-alle-oscillazioni/184911/

La prima pagina del http://www.ilsecoloxix.it/

PS Chissa cosa ne pensa la moglie di schettino in queste ore 🙄


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helios
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Schettini e' stato tutto escludendo un "Comandante" di una nave il quale ha la responsabilita' di proteggere vite umane che viaggiono sulla sua nave.

il processo mediatico invece è tutto fuorchè un VERO processo come quello che stanno facendo ora davanti alle tv (che poi sfocia sul web per giunta....come si vede)

Quindi meglio non aggregarsi al linciaggio di queste ore che è del tutto sommario visto che non si sa proprio nulla.

Parlare ora di una donna in plancia la dice lunga su dove i mass media portano e non vale la pena seguirli.

La costa ha preso un comandante alla guida di una sua nave e deve risponderne e non far finta di nulla.

Non ci sono ancora liste passeggeri certe (la costa non le ha date) non si sa il numero esatto dei dispersi (leggi morti) e non si sa ancora a quanto ammonta al momento la conta dei morti effettivi. Andare a parare sul gossip in questo momento con tanto di donna in plancia è fuori luogo.


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Mari
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Schettini e' stato tutto escludendo un "Comandante" di una nave il quale ha la responsabilita' di proteggere vite umane che viaggiono sulla sua nave.

il processo mediatico invece è tutto fuorchè un VERO processo come quello che stanno facendo ora davanti alle tv (che poi sfocia sul web per giunta....come si vede)

Quindi meglio non aggregarsi al linciaggio di queste ore che è del tutto sommario visto che non si sa proprio nulla.

Parlare ora di una donna in plancia la dice lunga su dove i mass media portano e non vale la pena seguirli.

La costa ha preso un comandante alla guida di una sua nave e deve risponderne e non far finta di nulla.

Non ci sono ancora liste passeggeri certe (la costa non le ha date) non si sa il numero esatto dei dispersi (leggi morti) e non si sa ancora a quanto ammonta al momento la conta dei morti effettivi. Andare a parare sul gossip in questo momento con tanto di donna in plancia è fuori luogo.

Il gossip e' servito per dare una idea sul personaggio Schettino ... per il resto concordo con te, le liste passeggeri e personale della nave dove stanno? Costa deve fornirle a tutti, magistratura e midia, abbiamo il diritto di essere informati.


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greiskelly
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Il gossip e' servito per dare una idea sul personaggio Schettino ...

guarda, l'idea sul personaggio schettino non ce la voglio avere, soprattutto se è repubblica a suggerirmela.


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Mari
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Sulle navi Costa: cinquecento dollari
al mese per 84 ore lavorative a settimana

La testimonianza di chi lavora per la compagnia raccontano l'altro lato della crociera: contratti a tempo, nessun rispetto delle regole e maestranze straniere per i posti più umili

I dipendenti a bordo delle 25 navi della Costa Crociere sono in totale 18 mila. “L’80 per cento di loro ha meno di 40 anni e proviene da 70 paesi diversi”, dice l’azienda. Fatta eccezione per gli ufficiali, quasi tutti italiani e ben pagati, i membri dello staff sono per lo più giovani provenienti da Asia e da America Latina. I più numerosi sono i filippini, seguiti da indiani e indonesiani. A loro vengono affidati i compiti più umili, come la pulizia delle camere o il lavaggio delle stoviglie.

Gli europei lavorano invece a contatto con il pubblico, dall’animazione all’accompagnamento turistico. Funzionava così anche per i 1.026 membri dell’equipaggio della Concordia, tra cui c’erano 296 filippini, 202 indiani, 170 indonesiani e 144 italiani. Le condizioni di lavoro? Herbert Rodelas è un filippino di 28 anni sbarcato a novembre dalla Costa Magica. Lavora per la compagnia dal 2005 come uomo delle pulizie: “Il mio ultimo stipendio è stato di 547 dollari al mese. Lavoro in media 12 ore al giorno, sette giorni su sette”. Va un po’ meglio ai camerieri. Brijesh Patel, indiano, ha lavorato per Costa Crociere dal 2000 al 2007: “Lo stipendio iniziale era di 550 euro, ma con le mance capitava di raggiungere anche 1.500 euro”. I ritmi di lavoro? “Dalle 12 alle 14 ore al giorno, sette su sette”. Brijesh Patel è stato fortunato: il suo stipendio gli è sempre stato versato in euro. “A febbraio del 2010″, racconta Herbert Rodelas, “la compagnia ha iniziato a pagare noi extracomunitari in dollari. Con un cambio uno a uno: quindi i miei 547 euro si sono trasformati in 547 dollari”. Una perdita secca, a valori attuali, di circa 150 dollari al mese.

Proteste? “Nessuna, temevamo di perdere il posto”. Già, perché i contratti di lavoro sulle navi sono a tempo determinato, vanno dai quattro agli otto mesi. E non esistono garanzie di rinnovo. Anche gli europei non se la passano bene. Monica Lommi, 35 anni, è stata a bordo delle navi Costa come accompagnatrice turistica, posto per cui è richiesta la conoscenza di almeno tre lingue: “Lavoravo dalle 10 alle 15 ore al giorno, sette giorni su sette. Così per tutti i sei mesi di contratto. Lo stipendio? 900 euro al mese”. La legge italiana prevede che sulle navi da crociera non si possa lavorare in media più di 11 ore al giorno. Leo Gaggiano, referente unitario della Cgil per il gruppo Costa Crociere, assicura che “i dipendenti della compagnia lavorano al massimo 10 ore, ogni settimana beneficiano di una giornata di pausa e le loro paghe sono superiori a quanto stabiliscono le organizzazioni internazionali”.

Tutti i lavoratori del gruppo contattati sostengono però un’altra versione. Come Melissa Virdi, 30 anni, operatrice al front desk, compito per cui è richiesta la conoscenza scritta e orale di almeno quattro lingue: “Ero occupata sette giorni su sette, per almeno 12 ore al giorno, turni notturni compresi, e lo stipendio era di 700 euro al mese”. Come è possibile? Il trucco lo spiega una manager che per Costa Crociere continua a lavorare e perciò preferisce l’anonimato: “Ogni 15 giorni dobbiamo inserire in un modulo elettronico le ore lavorate dai dipendenti del nostro ufficio. Il programma non permette però di riportare una media superiore alle 11 ore al giorno, quindi i dati ufficiali non sono reali”.

Ecco spiegata la bella vita di chi lavora sulle navi da crociera. Gente che dorme in cabine da 6 metri quadri, da dividere in due, senza un oblò perché quelli sono riservati ai clienti. Gente che ci ha rimesso la vita davanti all’isola del Giglio. E’ così, grazie all’abbattimento dei costi della manodopera, che i clienti possono permettersi crociere a prezzi abbordabili. Anche in virtù di quei filippini bistrattati perché incapaci di parlare italiano. D’altronde sarebbe difficile trovare migliaia di connazionali disposti a ricevere uno stipendio di 500 dollari al mese per una media di 84 ore lavorative a settimana.

E infatti, nonostante la maggioranza dei clienti sia italiana, parlare la nostra lingua non è indispensabile per lavorare sulle navi della Costa. Il requisito fondamentale è la conoscenza basilare dell’inglese. Su una cosa i dipendenti tengono però a fare chiarezza: la preparazione alle emergenze. Tutti i lavoratori prima di imbarcarsi devono sostenere a spese proprie (500 euro) il Basic Safety Training, un corso di tre giorni in cui vengono addestrati alle tecniche antincendio, al salvataggio in mare e alle operazioni di primo soccorso. A ciò si aggiungono le simulazioni di abbandono nave: procedure che ogni lavoratore deve svolgere una volta iniziato l’imbarco. Sono le stesse esercitazioni che i passeggeri saliti a Civitavecchia avrebbero svolto sabato, a 24 ore dall’inizio della crociera, proprio come prevede la legge.

Stefano Vergine | 18 gennaio 2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/18/500-dollari-al-mese-per-84-ore-lavorative-a-settimana/184521/


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greiskelly
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Troppo vicina? No, troppo veloce
Secondo gli esperti la caratteristica più pericolosa dell'inchino della Concordia è stata la velocità e non la distanza dalla costa

Quello di venerdì non è stato il primo «inchino» rischioso della Costa Concordia all'Isola del Giglio. Già il 14 agosto 2011 la nave era passata vicina alla costa. Anzi: ancor più vicina. Se il 13 gennaio è transitata a circa 500 metri di distanza dalla riva (anche se la distanza dagli scogli era nettamente minore), l'estate scorsa è arrivata a soli 230 metri, ma questa volta a nord di Giglio porto.

L'inchino del 14 agosto, come è emerso già due giorni dopo il naufragio, era stato descritto dal sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, come «un'irrinunciabile tradizione» in una lettera di ringraziamento inviata al capitano (allora si trattava di Massimo Calisto Garbarino, e non di Francesco Schettino). Quello che questa volta è andato storto, quello che ha permesso al Gip Valeria Montesarchio di definire «scellerata» la manovra di avvicinamento del Comandante Schettino, è stata la velocità della nave: «superiore a 15 nodi (28 chilometri orari, ndr), ancorché in prossimità di ostacoli».

Una velocità quasi doppia rispetto a quella che le navi tengono durante le manovre nei porti (6-7 nodi). Una velocità, continua il Gip, che non permette «di agire in maniera appropriata ed efficiente per evitare abbordaggi e per arrestare il natante entro una distanza adeguata alle circostanze». Mantenendo quella velocità pazzesca il Comandante ha violato la normativa della legge 1.085 del 1997, che regola la velocità di sicurezza. «La normativa marittima non stabilisce un limite certo della velocità come avviene in autostrada», spiega Antonio Oppicelli, avvocato specializzato in diritto marittimo. «E' a discrezione del comandante, che deve "guidare" tenendo conto di alcuni fattori a seconda delle circostanze».

La legge è chiara: tra i fattori fondamentali da tenere in conto ci sono «la visibilità», «la vicinanza di pericoli per la navigazione», «il fatto che piccole unità, iceberg di limitate dimensioni ed altri oggetti galleggianti possono non essere rivelati dal radar» e soprattutto «il pescaggio in relazione ai fondali esistenti nella zona». «Il pescaggio è la parte della nave che è sott'acqua», continua Oppicelli. «Normalmente una nave non può viaggiare in acque profonde meno di tre volte il suo pescaggio». Ovvero se il pescaggio di una nave è di 5 metri, non potrà avvicinarsi ad acque meno profonde di 15. Il pescaggio della Concordia era di 8,2 metri: Schettino ha portato la sua nave in acque profonde meno di 20 metri. E lo ha fatto a una velocità di 15 nodi. Di notte.

http://it.notizie.yahoo.com/costa-concordia-troppo-veloce.html?nc
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allora, questo esibizionista e codardo schettino, voleva fare il fico impennando al giglio, oppure era al timone di una nave fuori controllo??
greiskelly
notizia simile con qualche altro dettaglio:
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L'inchiesta: la Concordia andava troppo veloce

Si complica la posizione di Schettino. Gli inquirenti hanno deciso di indagare su come venne manovrato il timone della Concordia: fu completamente virato a dritta come se la nave, arrivando ad alta velocità, dovesse evitare lo scoglio all'ultimo momento. La nave viaggiava a 15 nodi, velocità vietata dal codice della navigazione nei tratti di mare punteggiati da ostacoli poiché rende difficile arrestare i natanti entro una distanza adeguata. Ma 15 nodi - ecco le nuove valutazioni tecniche maturate dalle indagini della guardia costiera - sono troppi anche per poter correggere la direzione in tempo e senza andare a sbattere contro le rocce. E questo sarebbe l'errore di Schettino.

Il comandante della Concordia risulta l'unico indagato, la compagnia navale lo ha sospeso, dovrà pagarsi la difesa da solo ed è confermato: non disse alle autorità che c'era una falla, si è comportato con “negligenza e imperizia” e ha fatto una manovra sconsiderata. Lo scrive del Gip di Grosseto, Valeria Montesarchio nell'ordinanza con la quale non ha convalidato gli arresti per il comandante della nave disponendo gli arresti domiciliari a Meta di Sorrento. I sub dei carabinieri intanto oggi hanno recuperato la scatola nera, si teme il peggioramento del mare, i dipendenti rumeni della nave da crociera dicono alle tv del loro paese che nessuno sapeva usare le scialuppe di salvataggio mentre la società che si occupa della manutenzione per la Costa Crociere dichiara che appena avvertita dalla società ha mandato due uomini sul posto del naufragio ma era troppo tardi. E in giornata sono state riconosciute due salme.

GIP: SCHETTINO SOTTOVALUTÒ DANNO E NON INFORMÒ AUTORITÀ
Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia, «per imperizia e negligenza sottovalutava la portata del danno e ometteva di avvisare per tempo le Autorità costiere dell'incidente, riferendo che si trattava di un problema elettrico, senza menzionare nell'immediato l'impatto che aveva determinato l'apertura della falla e l'ingresso di un flusso di acqua in 5 locali nella sala macchine della nave e così ritardando le procedure di emergenza e di soccorso». Lo si legge nell'ordinanza del Gip di Grosseto, Valeria Montesarchio. Che parla anche di «manovra sconsiderata»

Per il gip, con «l'inclinazione sempre più evidente e avvertito dal personale dell'imbarco ingente di acqua», Schettino ha «perso il controllo della nave che aveva i motori spenti e si spostava solo tramite l'abbrivio dei timoni». Secondo quanto riportato dal Gip, il segnale d'allarme venne dato dopo 30-40 minuti dall'impatto, come riferito dallo stesso Schettino, mentre «nessun segnale di allarme esterno veniva dato alle Autorità costiere per fare capire l'effettiva gravità della situazione a bordo nave». A questo punto, ha spiegato lo stesso comandante, Schettino ha ordinato di dare fondo alle ancore e la nave, aumentando progressivamente l'inclinazione sul lato di dritta, si è arenata in prossimità dell'isola. Il comandante, scrive ancora il Gip, ha ammesso nell''interrogatorio di garanzia «la deviazione di rotta e l'accostamento a 0,28 miglia di distanza marina dalla costa dell'isola».


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Mari
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Schettino alla Capitaneria: ''Sarò l'ultimo a lasciare la nave''

21 gennaio 2012

http://video.repubblica.it/dossier/naufragio-giglio-costa-concordia/schettino-alla-capitaneria-saro-l-ultimo-a-lasciare-la-nave/86301/84690

Nuovo audio dalla notte dell'affondamento della Costa Concordia: in questa telefonata intercorsa fra il comandante della nave e la Capitaneria di Livorno, Schettino dichiara che sarà lui a scendere per ultimo (da Quarto Grado)

PS 😆 😆 😆


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greiskelly
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non ci trovo proprio niente di divertente.
ma tu, divertiti pure...


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Mari
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Senti cocca ma perche' cerchi di tozzarti con me?

Ti ostini.

SCIO'! SCIO'! SCIO'!

ARI-SCIO'!

Spiegata mi sono? 🙄


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greiskelly
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perchè dai corda allo sciacallaggio mediatico
facendoti prendere dalle emozioni

(vedo che le emozioni ti pigliano forte anche verso di me)


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helios
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perchè dai corda allo sciacallaggio mediatico

la legge italiana non ha tre gradi di giudizio? aspettiamo quelli .....altrimenti è solo un processo mediatico infondato altrimenti detto gossip.


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