Il silenzio sulle RSA
di don Marco Bassani
Visto il silenzio assordante di tutti i media nazionali, vorrei richiamare l’ attenzione sulla drammatica situazione degli ospiti delle RSA: perlomeno di quelle lombarde, che è la Regione dove abito. Non voglio dilungarmi nella ricostruzione di tutti i dettagli, per mettere a fuoco il nocciolo attuale del problema: l’ isolamento e il conseguente stato depressivo, che sta uccidendo silenziosamente “ le nostre radici”. come è stato proclamato ipocritamente qualche mese fa. Purtroppo, per un gioco d’ interesse reciproco, i nostri politici e gli amministratori delle RSA hanno riconquistato il consenso azzerando gli indici di decesso per il Covid 19. Ma le persone, e gli anziani un particolare, non possono essere ridotte a mero materiale biologico. immune dal Covid 19. Soprattutto i nostri genitori e i nonni, in questa fase finale della loro vita, non hanno niente di più importante, che le relazioni fisiche e affettive con i loro figli e nipoti.
Perché negar loro questo bene, che è pure un diritto fondamentale ? Perché nell’ abuso legislativo , fatto di decreti e protocolli in perenne evoluzione, non si stanno elaborando protocolli reali per far incontrare gli anziani con i loro parenti ?
In questa situazione eccezionale è rispettoso della dignità umana permettere solo una comunicazione settimanale via whatsapp a persone perfettamente coscienti e capaci di comunicare ?
E’ rispettoso della dignità umana sospendere l’ unica visita settimanale di 15m, fatta dalla finestra della RSA, semplicemente perché un’ educatrice deve andare in ferie ?
Perché noi parenti non possiamo , rispettando le norme, stare con gli anziani nel parco esterno della RSA ?
Mi viene il dubbio che il motivo reale sia l’ accordo tacito tra politici e amministratori delle RSA nel tenere i parenti il più lontano possibile lontano da queste strutture. Infatti non è di oggi l’ antico adagio “occhio non vede cuore non duole “.
Don Marco Bassani
Lettera pubblicata sul quotidiano il manifesto il 21 agosto 2020