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La mobilità sociale che non funziona: servono cinque generazioni per salire

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MarioG
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Sì, io "starnazzo", e lei fa lo struzzo.
Diciamo allora che la sinistra ha perseguito esattamente quello che lei auspica:
"le scuole devono essere tutte eccezionali, i ragazzini devono andare tutti in divisa perché si devono abituare a minimizzare le differenze sociali, quelli bravi meno abbienti devono ricevere delle consistenti borse di studio".
Anzi, diciamo che non solo l'ha perseguito, ma l'ha realizzato. E' contento?
Lamentiamoci dopo se il livello della scuola pubblica non arriv(erà) a soddisfare le necessità di una società da primo mondo.
Poi la faccia finita anche lei col ritornello da sinistra biliosa della scuola gentiliana classista (già riformata nel '40 e nel '62). Una scuola che comunque ha posto le condizioni per lo sviluppo nel dopoguerra immediato e in quello inoltrato.
Figuriamoci se è un effetto di quella scuola la sperequazione spropositata, visto che dopotutto essa si dispiega nel segmento superiore della società.
Anzi, contribuisce a rafforzare tutti i corpi intermedi della società.


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Tibidabo
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MarioG;238333 wrote: Sì, io "starnazzo", e lei fa lo struzzo.
Diciamo allora che la sinistra ha perseguito esattamente quello che lei auspica:
"le scuole devono essere tutte eccezionali, i ragazzini devono andare tutti in divisa perché si devono abituare a minimizzare le differenze sociali, quelli bravi meno abbienti devono ricevere delle consistenti borse di studio".
Anzi, diciamo che non solo l'ha perseguito, ma l'ha realizzato. E' contento?
Lamentiamoci dopo se il livello della scuola pubblica non arriv(erà) a soddisfare le necessità di una società da primo mondo.
Poi la faccia finita anche lei col ritornello da sinistra biliosa della scuola gentiliana classista (già riformata nel '40 e nel '62). Una scuola che comunque ha posto le condizioni per lo sviluppo nel dopoguerra immediato e in quello inoltrato.
Figuriamoci se è un effetto di quella scuola la sperequazione spropositata, visto che dopotutto essa si dispiega nel segmento superiore della società.
Anzi, contribuisce a rafforzare tutti i corpi intermedi della società.

Ma guarda che siete proprio strani...perché centri il discorso sulla sinistra che non è il tema della discussione?

Poi non ho capito bene: vuoi dire che la sinistra NON ha perseguito quegli obiettivi?
E io che c'entro?
Se sono giusti concorda e non venirmi a dire che "altri" non lo hanno fatto.
Lo so che ti pesa concordare...

La sinistra come ideale è egualitario poi se "i sinistri" hanno tradito parlane con loro.
Non è che i destri abbiano fatto di meglio visto che gli estremisti di destra andavano a lavorare per la CIA per ammazzare cittadini italiani.

Comunque la questione è solo in queste due domande:

1) sei d'accordo che se alle classi subalterne non offri la possibilità di mobilità sociale commetti un'ingiusitiza e mini le basi della solidarietà sociali, per di più fomentando il contrario ossia il desiderio esasperato di distinzione?

2) sei d'accordo che i privilegi o le rendite di posizione non possono essere interamente ereditate oltre il limite in cui questo impedisce la mobilità sociale?

Dimmi sì o no che non l'ho capito.

Poi sulla scuola degli anni sessanta e settanta era efficente per alcuni aspetti ma era pesantemente di classe.
Si può fare molto di meglio ma lì tu vai in furor medioburguensis, invece di parlare del merito cominci a prendertela con la sinistra e non ti si recupera più.

Io per esempio ora voto a destra proprio perché hanno cominciato a dire cose di sinistra...ma prima che te ne accorgi...


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MarioG
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1) Sì.
(Anche se il desiderio di distinzione non è in contrasto con la mobilità sociale, al contrario. Non che lo voglia esasperare...)

2) Qui bisognerebbe precisare meglio di cosa si sta parlando:

- il figlio del professionista che viene avviato agli stessi studi dalla famiglia ed eredita lo studio professionale bello e pronto?
Questo non rappresenta il non plus ultra della meritocrazia, ma non è un ostacolo serio alla mobilità sociale e alla immissione di nuove leve nel settore.

- Piersilvio che eredita Mediaset?
(notare che invece Silvio è fulgido esempio di mobilità sociale)

Attendo precisazioni.

Per il resto:

3) La scuola degli anni sessanta e settanta non era di classe, perchè pubblica, gratuita, aperta a tutti.
Se poi mi dice che il figlio di contadini è meno probabile che frequenti un Liceo classico anziché un Istituto professionale, è un fatto oggettivo, ma è un discorso diverso e prescinde dalla scuola: tutti la vita sociale subisce un condizionamento (non solo economico) dal proprio ambiente di nascita e questo lo si vede statisticamente. L'importante è che non sia individualmente determinante. La scuola pubblica garantiva queste caratteristiche.
Allo stesso tempo era scuola di ALTO LIVELLO: non bisognava frequentare un college pribvato per raggiungere l'apice delle competenze (questo sarebbe prettamente classista). Questo è l'aspetto essenziale, che depone contro la definizione di classista. O se preferisce:" classista non in senso deteriore".

Se poi vuole la perequazione totale alla nascita, deve applicare la ricetta della Repubblica di Platone.
Se mi chiede se condivido l'impostazione della tabula rasa d'autorità all'atto della venuta al mondo, la risposta è no.


4) tu vai in furor medioburguensis, invece di parlare del merito cominci a prendertela con la sinistra e non ti si recupera più.

... il bue che dà del cornuto all'asino. Il suo è un furore costante contro la destra e il piccolo borghese che ruba ai proletari per essere come i padroni.

5) Quella "stranezza" della destra che "dice cose di sinistra" di cui si è accorto recentemente, esisteva da tempo. Certo, bisognava non chiamare "destra" tutto il fuori-da-sè (=circolo ARCI, per dire), dalla destra sociale ai neoliberisti. Un po' come fa Tonguessy, che poi ha l'ardire di lamentarsi se dicono "sinistra" per dire pd!


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Tibidabo
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Lo vedi che puntualizzi solo per fare il pignolo a tutti i costi?
Ho detto

1) che la disuguaglianza se resta entro certi limiti è il motore della società

2) parlando del desiderio di distinzione ho specificato chiaramente “esasperato”

e mi vieni a dire che però il desiderio di distinzione serve ma non deve essere esasperato...mi pare che lo avevo già scritto...

Sulla mobilità del figlio del professionista e Piersilvio non devi chiedere chiarimenti a me, devi dire solo se sei d'accordo che il figlio dell'operaio deve avere il diritto di diventare avvocato, medico, imprenditore etc etc

Hai detto di sí e qui (come sto dicendo DA ANNI) nasce il problema per il quale, come si sa, nessuno ha il coraggio di parlare di mobilità sociale in campagna elettorale: perché per ogni “salita” c'è una “discesa”.
E ovviamente ogni famiglia farà di tutto per evitare la discesa al figlio.

Ma cosí facendo si forma una società di ordini o caste, la mobilità va a farsi benedire E SOPRATTUTTO SUCCEDE UNA COSA: che le classi intermedie per mantenere il loro privilegio devono appoggiarsi all'autorità delle classi dominanti offrendo in cambio tutto il loro sostegno al sistema gerarchico in cui i dominanti stanno al comando.
Questo a sua volta provoca una conseguenza che abbiamo davanti ai nostri occhi, eppure non tutti la vedono: i dominanti non sono dei signori sfaccendati, sono una classe (Scalfari li chiamava “razza padrona”) che ha come ethos fondante quello del dominio, che viene educata fin dalla culla al culto della propria superiorità cioè della inferiorità di chi non appartiene al proprio gruppo.
Questa gente una volta che vede che il lavoro e le classi più basse sono state sconfitte, OSSIA in termini concreti CHE LA MOBILITÀ SOCIALE È BLOCCATA, si rende conto che le classi medie non gli servono più e inizia ad attaccarle come stiamo vedendo in questi ultimi quindici venti anni (ed era iniziata prima).
Si vogliono mangiare tutte le proprietà delle classi medie, ti è chiaro o non ti è chiaro?

Allora cosa può fare la classe media?
Da sola nulla quindi DEVE allearsi con le classi più basse in nome di valori un po' datati, da rielaborare, ma ancora abbastanza efficaci, come LA PATRIA.
Ma “LA PATRIA”, cario MarioG, se la traduciamo significa: siamo tutti legati da una comune appartenenza e quindi abbiamo tutti gli stessi diritti TRA I QUALI quello di poter dare ai nostri figli

1) una casa

2) scuola di eccellenza come per i ricchi

3) assistenza sanitaria

Queste cose, che naturalmente sono vissute come conquiste emancipative, GENERANO AUTOMATICAMENTE l'esigenza di maggiore mobilità sociale, diversa distribuzione della ricchezza, maggiore partecipazione al momento della decisione politica...OSSIA I DIRITTI DEMOCRATICI IMPLICANO UN ATTACCO ALLA RENDITA DI POSIZIONE DEL MEDIO BORGHESE (proprio come agli albori della democrazia moderna avevano implicato l'attacco alla rendita di posizione della casta aristocratica).
Il medio borghese non deve “rinunciarvi” tout court, però deve essere disponibile A METTERLA IN GIOCO accettando eventualmente di perdere per cercare di rivincere alla mano successiva.
Ma deve metterla in gioco sennò la società democratica salta alle fondamenta.

Non lo vuoi fare perché c'è il figlio del professionista?
Perché Piersilvio, la distinzione, le tasse etc etc?

Benissimo, preparati a vedere la classe media spazzata via dalla storia e espropriata dei suoi beni.

Non ti stanno bene le quote rosa?
Trova tu la soluzione ma quello che ti sto dicendo è che una società senza possibilità di GRANDE mobilità sociale porta inevitabilmente al tentativo delle oligarchie di cristallizzare le differenze di classe e quindi la classe media alla totale distruzione.

La classe media deve rinunciare al mantenimento in toto automatico della sua rendita di posizione ma in cambio avrà LA POSSIBILITÀ di mantenerla e per chi si troverà a cadere ci sarà la POSSIBILITÀ di risalire.
Se non accetta perde tutto.

Ci sei, sí?


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Hito
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Art. 1.
L’Italia e` una Repubblica democratica, fondata
sul lavoro.
La sovranita` appartiene al popolo, che la esercita
nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto
al lavoro e promuove le condizioni che rendano
effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo
le proprie possibilita` e la propria scelta, una attivita`
o una funzione che concorra al progresso
materiale o spirituale della societa`.

Qualcuno si è dimenticato l'unica cosa che crea valore e nel contempo ha sviato il discorso sulle tasse di successione.
Mi sia permesso dire che quel qualcuno ha sbagliato a votare Lega, dato che nel programma della Lega (e di conseguenza nel contratto di governo) non si parla di "patrimoniali" nè di "tasse di successione" (cioè patrimoniali con un altro nome) forse doveva votare Potere al Popolo o ancora meglio +Europa, visto il suo smodato amore per il meticciato.


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Da hito: "Mi sia permesso dire che quel qualcuno ha sbagliato a votare Lega, dato che nel programma della Lega (e di conseguenza nel contratto di governo) non si parla di "patrimoniali" nè di "tasse di successione" (cioè patrimoniali con un altro nome) forse doveva votare Potere al Popolo o ancora meglio +Europa, visto il suo smodato amore per il meticciato."

Scusa hito...vorresti dire che Dese ama il meticciato? A me non sembra!


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Tibidabo
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@stefanoG

Non solo non c'entra una mazza il meticciato ma anche le eredità non sono minimamente il centro del discorso.
Come ho detto ormai da anni il dramma che ha generato la crisi e che ne impedisce la risoluzione è LA DISUGUAGLIANZA
Allora cerco di immaginare i punti chiave di questo problema e secondo me c'è anche la questione delle eredità ma se qualcuno mi dimostrasse che le disuguaglianze si riducono senza limitare i lasciti e senza intaccare le rendite di posizione socio economiche della media borghesia per me andrebbe benissimo.


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Quella di colpire le eredita' mi sembra una questione secondaria...e' naturale che ogni padre voglia lasciare al figlio la sua azienda o il suo studio o le sue ricchezze....non vedo perche' accanirsi contro questa cosa...le vere e insopportabili disuguaglianze dipendono dalla differenza abissale che s'e' creata tra lo stipendio di un manager e quella di un operaio...e' pazzesco che ci sia il rapporto da 1 a 100 e forse anche piu'.


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Tibidabo
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@stefanoG

Sí ma è quella la causa delle disuguaglianze e per di più va limitata solo nei casi di ricchezze “enormi”.
Per i benestanti ci sono le tasse.
Faccio presente che ne parla anche James Galbraith che è un notissimo economista anglosassone NON comunista


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Non credo, Dese, che quello delle eredita' sia il problema maggiore...comunque viene dopo il problema delle differenze abissali tra remunerazioni
Se io fossi lo stato
tasserei le remunerazioni che superassero di 10 volte il salario di un operaio.


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Tibidabo
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@stefanoG

😀

E lo so...

Ho detto cento volte che il problema maggiore è la disuguaglianza, non le eredità...secondo me c'entrano ma come ho già scritto c'è anche il problema della crescente sperequazione dei salari e tante altre cose.

Il punto è: volete o non volete diminuire la disuguaglianza?
Da qualche parte si deve tagliare e quelli a cui tagli si incazzano.

Ma se non tagli hai la crisi e la rovina della classe media.
La quale essendo composta da poveretti non capisce le cose a lungo termine e si affanna col fiatone per difendere le sue posizioni nel breve termine senza capire che cosí fa il gioco di quelli che a lungo termine la vogliono rapinare e proletarizzare.

Cosa scegliete?


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Hito
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stefanoG;238354 wrote:
Scusa hito...vorresti dire che Dese ama il meticciato? A me non sembra!

@stefanoG

Ti sembra... e sbagli! "Dese" era anche uno dei pochi disposti a credere che le "risorse" ci avrebbero pagato le pensioni! Lui è un mago del cambiamento di posizione, detto anche trasformismo, quando vede che una cosa diventa indifendibile... cambia retorica... fortunatamente scripta manent. Poi è anche un mago nel prevedere imminenti catastrofi economiche, ma si va off-topic! 🙂 :p 😀


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Tibidabo
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@Hito

Vedi che sei fuori di testa?
Non ho mai detto che le risorse pagano le pensioni
Hai mentito, hai calunniato e non è la prima volta
La menzogna e la calunnia sono le armi tipiche della tua gente

Ho sempre detto che l'immigrazione selvaggia va respinta ma che alla lunga non servirà se non si cambia paradigma politico e ideologico

Inoltre ho simpatia per i meticci (e le meticce) ma non vuol dire che uno se li debba prendere tutti a casa

Certo che fa ridere vedere che la gente di più bassa condizione è la più accanita a rivendicare la purezza di sangue

Hai dimostrato davanti a tutti che sei un bugiardo


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Hito
 Hito
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Quando ho tempo ti tiro fuori gli scritti... Sai, a volte quando si dice tutto e il contrario di tutto si perde il conto, ma io ho una memoria da elefante, caschi male... Tra la tua simpatia per i meticci e l'immigrazione selvaggia che alla lunga non serve respingere, solo un tonto non capirebbe cosa ne viene fuori a livello di propaganda. Il bugiardo sei tu. Vergognati!


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Tibidabo
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@Hito

Ma cosa, che io avrei detto che le risorse ci pagano le pensioni?
Non me lo ricordo ma soprattutto non lo penso.
L'unica cosa che ho sempre detto, e ti trovo tutti i link che vuoi, è che l'immigrazione va arginata o fermata se possibile ma che nel giro di pochi anni il problema si ripresenterebbe addirittura aggravato perché per risolvere la questione è necessario un cambio di paradigma radicale nei rapporti fra le classi (intendo a casa nostra)
Scritto duemila volte, fra l'altro...

Se non tiri fuori dei link sei un piccolo bugiardo da strapazzo.


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