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Natalia Aspesi: "La vera coppia è quella omosessuale"

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Tibidabo
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Io dico che @Hito se mi ci impegno un po' capisce.
Vediamo.

1) hai detto che “non vuol dire trombarsi la cugina” peró l'articolo incita a gran voce a trombarsi la cugina...per cui...seguimi bene...ci ho scherzato su…tu capisci la parola di origine indoeuropea “scherzato” sí?
Fra esseri umani si usa per farsi quattro risate, per evitare di diventare troppo seri, non so se nella tua tribù si usa...
Mi pare di capire che presso di voi lo “scherzo” sia sacrilegio quindi ritiro subito

2) chi sarebbero i miei idoli?
Non ho idoli...sei tu che nonostante io avessi fatti un post per ridere riesci anche lí a trovare un pretesto per sparare scemenze come questa degli idoli
Non ne ho, ho solo delle mie opinioni, vedo che non ti stanno bene possiamo chiudere qui, che dici?

Me lo fai un sorrisisino?

Cheese...


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Tibidabo
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Perché “sinistramente”?
A me sembra un provvedimento di destra...

PS Spiegazione per Hito: è una battuta Hito...sí è proprio quella cosa che da noi si chiama “scherzo”...non ti fa sorridere?...dici che ti fa incazzare ancora di più?...trabocchi di indignazione?...
Giusto...bene...adesso rilassati...respira...tutto va bene...sssssssssst....


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Tibidabo
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La politica secondo Hito

Come si risolve il problema dei paesi poveri

https://www.youtube.com/watch?v=LNXTizFpYC4&app=desktop


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Tibidabo
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olmo;238975 wrote: In fondo la questione è molto semplice: basta sfogliare l'espresso o repubblica, osservare le direttrici fondamentali, ( migranti, diritti civili, lgb, russia, ecc.) quello che risulta è il mainstream manipolatorio oppressivo per il sempliciotto progressista.
Fra 10 anni se osanneranno populismo, sovranismo, famiglia naturale, quello sarà il mainstream manipolatorio oppressivo per i tempi che verranno.
Matematico, se vi è oppressione, tra quelle pagine risuona.

Ecco, quindi il problema è solo in parte in cosa devi o non devi credere ma molto più nel fatto se sei tu a elaborare quel “credo”, se è davvero nei tuoi interessi e di quelli dei tuoi fratelli, o se si tratta di idee inculcate da qualcun altro per il suo interesse
Nel secondo caso vanno rifiutate a priori


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Hito
 Hito
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Tibidabo;238976 wrote: Io dico che @Hito se mi ci impegno un po' capisce.
Vediamo.

1) hai detto che “non vuol dire trombarsi la cugina” peró l'articolo incita a gran voce a trombarsi la cugina...per cui...seguimi bene...ci ho scherzato su…tu capisci la parola di origine indoeuropea “scherzato” sí?
Fra esseri umani si usa per farsi quattro risate, per evitare di diventare troppo seri, non so se nella tua tribù si usa...
Mi pare di capire che presso di voi lo “scherzo” sia sacrilegio quindi ritiro subito

2) chi sarebbero i miei idoli?
Non ho idoli...sei tu che nonostante io avessi fatti un post per ridere riesci anche lí a trovare un pretesto per sparare scemenze come questa degli idoli
Non ne ho, ho solo delle mie opinioni, vedo che non ti stanno bene possiamo chiudere qui, che dici?

Me lo fai un sorrisisino?

Cheese...

1- Forse, e dico forse, l'autore ha il tuo stesso senso dell'umorismo (per me becero).
2- I tuoi idoli sono la gente come Soros o altri squallidi personaggi della stessa specie, che per caso, hanno i tuoi stessi pensieri.

- Chi si inalbera e sbarella non sono io, sei TU!
- Chi vigliaccamente addossa ad altri le proprie idee squallide non sono io, sei TU!
- Chi non sa distinguere se in un articolo la chiusura è in netto contrasto con quanto scritto (e dimostrato) in precedenza e va ad abboccare solo sull'idea malata non sono io, sei TU!
- Chi fa i "fact cheking" autocelebrativi, umiliando così il termine "fact" non sono io, sei TU!
- Certo non ne esce un bel ritratto, ma non sono io, sei TU!

Vedi, facevi più bella figura a dire "Ha ragione Hito, 'sti cavolo di gay pride non sono altro che una ri-edizione vecchia come il mondo, di costumi e soprusi altrettanto vecchi!" invece hai preferito essere alternativo e far sembrare che tu, quei comportamenti squallidi, li volessi difendere e fare tuoi! E non è la prima volta che mi dai quell'impressione... forse ti ricordi la precedente, circa la pedofilia... e anche quella volta a sbarellare non sono stato io, sei stato TU!


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Tibidabo
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Vabbe'...a “il tuo idolo è Soros” smetto di leggere
Ho provato a dialogare, ho provato a scherzare, sei irrecuperabile


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GioCo
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Leggo molti commenti che riguardano il mondo animale e il concetto della famiglia, quando bisogna dire la verità, questa signora non dice nulla pro o contro l'omosessualità, esprime esclusivamente il suo punto di vista che è viziato dal mestiere che si è ritagliata nel tempo, di "consulente" per coppie che hanno una relazione sentimentale di qualche tipo. Risponde alle domande incalzanti e interessate di un giornalista che invece avrebbe molto più da spiegarci circa le sue indagini. Non dice poi nulla che contrasti con tutte le analisi sociologiche (serie) sulla nostra conteporaneità. Ho solo qualche seria perplessità sulla sua lucidità (personalmente un intervista così ambigua e brutta non l'avrei mai concessa) ma dato l'età ci può anche stare.

Prendiamo le sue affermazioni per esempio sul fatto che amici omossessuali datati le abbiano confessato che un tempo, quando si doveva nascondere la propria tendenza omosessuale, era meglio perché il rapporto era vissuto come un avventura e non c'era la pretesa di costruirci su una famiglia da un rapporto d'affetto. Questo corrisponde al dato storico e al problema della composizione della famiglia mononucleare (in generale) che segna il passaggio da quella di provenienza e allargata tipica dei tempi precedenti gli anni '50. D'altronde Gaber ci ha già bene descritto cosa sia una famiglia mononucleare nell'album "Un idiozia conquistata a fatica" e lui saggiamente non ci ha mai detto chi compone questa idea di famiglia. Se usciamo dal modello animale (che tra l'altro ha una tradizione di indagine scientifica del comportamento umano americana -Skinner- tutta pesantemente discutibile) e proviamo a intrudurre il modello sociale umano (più coerente per l'indagine) troviamo che nel mondo la figura cruciale della famiglia (lo sa qualsiasi antropologo serio) è lo Zio non il genitore. Ma il dato più interessante è che decenni di studi di popolazioni in giro per il pianeta ha di fatto smontato l'idea che la famiglia sia un modello unico per l'Uomo: essa semplicemente risponde al bisogno ambientale adattandosi. Si va da famiglie dei nativi americani dove è normale avere anche dieci papà (nessuno dei quali ha necessariamente legami di sangue con "i figli") e nessuna madre, all'assenza praticamente totale di un padre di alcuni villaggi africani (c'è il nostro equivalente del "nonno", l'anziano) all'idea che il concepimento inizia dalla mente del maschio in nepal, allo scambio dei ruoli tipici delle nostre latitudini, con gli uomini che si occupano dei figli e della casa e le donne che vanno a pescare in alcune isole del sud asiatico. Insomma, la famiglia è di fatto un nucleo anche allargato di individui giovani e anziani molto eterogeneo che risponde in modo funzionale alle esigenze dell'ambiente e come dice Gaber è solo un espediente per amare e farsi amare, una specie di contenitore vuoto che poi si riempie di relazioni affettive e le definisce.

Completamente diverso invece è il problema del concepimento che di suo non costituisce alcuna condizione necessaria o obbligatoria per definire una "famiglia", diventa vincolante solo con la moderna scienza. Se infatti in giro per il mondo non è affatto vero che chi concepisce materialmente costituisca per forza il nucleo della famiglia di riferimento che alleva il piccolo, d'altro canto non esiste un idea di famiglia in cui il concepimento avvenga per mediazione tecnico-scientifica. La realtà della famiglia è proprio un altra faccenda che riguarda la ricchezza dei rapporti tra gli individui contraria al nostro tipico asfittico riduzionismo (di derivazione anglosassone, medievale e nobile). Spesso nelle realtà tribali tutto il villaggio è "famiglia", come d'altronde accadeva similmente nelle vecchie cascine contadine di altri tempi e dalle nostre parti: si moriva di parto facilmente e non avrebbe avuto alcun senso una politica discriminatoria delle relazioni affettive orientata al modello mononucleare quale quello attuale. Indipendentemente dal "genere" considerato.

Non a caso la signora del video pone l'accento sul tradimento e non sulla procreazione che considera un "non problema". Tuttavia questo del concepimento è il problema. Per il modello suddetto di famiglia che ereditiamo storicamente, ciò che conta è il legame di sangue. Per ciò per le coppie omo che vogliono avere un figlio ciò che conta è riuscire a trovare un utero in affitto per impiantare il seme di uno dei due padri. Tutta questa impalcatura di cretinerie obbligatorie finisce per trasformarsi in una richiesta medico-santiraria per ottenere figli, cioè il diritto si trasforma in pratica in dovere all'esercizio di un surrogato tecnico-scientifico di procreazione assistita che discrimina le donne e i bambini. Si parla ad esempio di ospedali dove donne molto povere e analfabete sono costrette a rimanere in cinta e a dare via il feto prima ancora del concepimento (in altre parole non sono padrone del loro utero) e costituiscono una moderna forma di schiavitù sessuale endemica e dilagante in paesi dove i diritti dei più poveri non contano nulla come in Bangladeh. Ma è evidente che con la pressione delle richieste in aumento dei ricchi sempre più ricchi in combinazione con la povertà in aumento nel mondo, qualsiasi paese è a rischio.

Quello che mi perplime è che la discussione rimane imprigionata dentro false cornici come quello della famiglia mononucleare che sarebbe "vera" (inventata a tavolino di sana pianta da hollywood negli anni '50 e imposta a tutti i paesi dell'area NATO) o dell'identità di genere che rappresenta l'affetto "vero" (altra invenzione anglofona del tutto scorrelata alla realtà che puzza di azione di intelligence e di propaganda) e non sfiora minimamente la questione delle pratiche eugenetiche annesse alle rivoluzioni tecnofreniche che vanno ben oltre l'orrendo e ci spalancano le porte di un futuro a due passi da noi che è un vero e proprio inferno dantesco. Perché? Ve lo dico io perché. Perché queste pratiche supporteranno quel meraviglioso futuro tecno-feudale che ci viene imposto a forza e il dibattito deve perderesi in cretinerie obbligatorie, affinché sia realizzato a solo beneficio dei più ricchi.
Ecco perché.


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Hito
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GioCo;238989 wrote: famiglia mononucleare che sarebbe "vera" (inventata a tavolino di sana pianta da hollywood negli anni '50 e imposta a tutti i paesi dell'area NATO)

Mi sembra che la NATO, responsabile di mille altre nefandezze, in questo non abbia potuto un granchè, rispetto alla chiesa cattolica; quando nasce la NATO il matrimonio ed il "fin che morte non ci separi" erano prassi già consolidate.


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GioCo
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Hito;238997 wrote:
Mi sembra che la NATO, responsabile di mille altre nefandezze, in questo non abbia potuto un granchè, rispetto alla chiesa cattolica; quando nasce la NATO il matrimonio ed il "fin che morte non ci separi" erano prassi già consolidate.

Lasciando perdere che il concetto di matrimonio è qualcosa di così volubile che ricondurlo alla unione consacrata cattolica che ci viene in mente per tradizione è quantomeno miope, non ho mai parlato di coppia in generale ma della cosiddetta famiglia mononucleare. Famiglia significa relazione parentale, non coppia sposata. Se il fenomeno in sé nasce con l'industrializzazione (e non è un caso, ma c'è ampia documentazione sull'argomento se si ha pazienza di andarsela a guardare) non nasce ovunque ma dove l'industrializzazione ha preso piede. Nell'800 e soprattutto dei paesi anglofoni. Nel resto d'Europa e nel mondo (cioè per essere buoni il 99.9% del resto del mondo Umano di quell'epoca) il matrimonio era consumato all'interno di comunità che non erano svincolate dal concetto di famiglia. Si tratta (ma l'ho scritto) della cosiddetta "famiglia allargata". Concetto che è in assoluto predominante in tutti i paesi dove prevaleva il mestiere contadino o comunque un rapporto più diretto con l'ambiente. Quindi in tutti i paesi e basta.

Ora, non ho nemmeno scritto che centri la NATO direttamente, ma i paesi della NATO, cioè quelli che geograficamente e in modo molto approssimativo tendiamo a chiamare occidente. Se vuoi è un alternativa a dire "occidente". Tuttavia la domanda forse che può sorgere è: perché ho scritto "NATO"? Perché è il frutto di un patto militare (praticamente unilateralmente deciso da una parte dei vittoriosi della seconda guerra mondiale) che ha fin da principio fini sociali e non direttamente militari. In altre parole è un alleanza POLITICA -prima- e militare -dopo- (si legge sul suo sito). Ora, che ci sia una stretta connessione tra Hollywood e il comparto militare americano che ha il pieno controllo dei vertici NATO è una cosa che sanno ormai anche i sassi. Che ci sia una connessione tra la manipolazione degli stili di vita delle masse e la diffusione della TV -dopo- e del cinema -prima- anche. Che la manipolazione dello stile di vita sia un punto cruciale nell'agenda politica Americana, pure (puoi leggere "Il fondamentalismo hollywoodista" di Quaglia se non ti è chiaro di cosa parlo).

Per ciò se è vero che non possiamo fare una connessione diretta tra NATO e concetto di famiglia moderno dei paesi occidentali, possiamo tranquillamente farne una piuttosto forte tra i vertici militari e politici americani e la tecnologia.
Serve altro?


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Hito
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GioCo;239002 wrote:

Serve altro?

Un caffè, grazie!


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GioCo
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Hito;239003 wrote: Un caffè, grazie!

Te lo offrirei troppo volentieri, ma il mezzo non lo consente ... 🙁


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