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Dal sito di Nicola Porro-PaoloBecchi,G.Zibordi: la reazione di israele non è proporzionata


marcopa
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La reazione di Israele non è proporzionata

L’opinione di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi

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Le tv di Israele dicono “abbiamo ammazzato 8,326 mila terroristi“, cioè 8 mila palestinesi, tra cui ci sono anche miliziani di Hamas.

In base quindi ai dati forniti nei giornali israeliani, la proporzione sarebbe di circa 9 palestinesi morti per un israeliano morto. Il problema è che il 40% della popolazione di Gaza è sotto i 14 anni e degli 8 mila morti finora solo circa 1.500 erano miliziani di Hamas. Per cui, anche senza dare credito ai dati dei palestinesi, ma ragionando sulla demografia di Gaza, probabilmente, almeno 2.500 ragazzini e bambini sotto i 14 anni sono morti sotto le bombe. Finora di ragazzini e bambini israeliani ammazzati se ne possono contare sei nelle liste pubblicate coi nomi dai giornali israeliani. Sembra quindi che 2.500 (almeno) palestinesi sotto i 14 anni siano morti contro 6 ragazzini o bambini ebrei. Cioè circa 400 bambini palestinesi morti per uno israeliano.

Questo è accettabile? Molti paesi nel mondo se lo chiedono, meno in Europa e negli Stati Uniti. Eppure, sia concessa una breve riflessione. Se si contassero i tedeschi morti nei bombardamenti della Seconda guerra mondiale alcune centinaia di migliaia erano minorenni e invece di ragazzini inglesi non ne sono quasi morti sotto i bombardamenti per cui la proporzione era molto più alta. Persino in Italia a Napoli, Milano, Verona ad esempio, intere scolaresche sono state sterminate nei bombardamenti che colpivano il centro delle città italiane in pieno giorno. A Napoli i bombardamenti alleati hanno fatto circa 20mila morti e tra loro ovviamente c’erano molti minorenni.

Nel caso di Hamas, per 17 anni ha sempre subito perdite senza mai riuscire a colpire più di cinque o al massimo dieci israeliani all’anno coi loro razzi o incursioni, se guardi i dati Onu. Circa 6.400 mila palestinesi invece sono stati uccisi secondo l’Onu dal 2008.

Per qualche motivo un po’ difficile da comprendere il 7 ottobre Israele non ha praticamente opposto resistenza quando Hamas ha forzato le barriere e ha subito per la prima volta nella storia centinaia di morti. Adesso però di nuovo Hamas è bloccato, come lo è sempre stato, data la schiacciante superiorità militare israeliana. Non esiste quindi una necessità militare urgente di massacrare migliaia di civili palestinesi per ammazzare tutti i militanti di Hamas. Per 17 anni la situazione era sempre che Hamas lanciava razzi rudimentali che facevano due o tre morti e periodicamente, come nel 2008 e 2014, Israele bombardava pesantemente e faceva, rispettivamente, 1.300 e 1.100 morti a Gaza. Adesso Israele ha fatto 8mila morti e il conto dei morti continua a salire ogni giorno. La cosa lascia in larga parte indifferente l’Occidente cristiano, ma nella maggior parte dei paesi del mondo si nota che la rappresaglia è dell’ordine di 10 a 1 ed è ancora molto più alta se si considerano i bambini e ragazzini.

Dire, infine, che Israele va difeso perché è comunque uno stato di diritto (ammesso che lo sia, per quanto riguarda la divisione dei poteri sino a pochi mesi fa il governo israeliano veniva molto criticato per la sua riforma della giustizia) non cambia il dato di questa rappresaglia che sorpassa qualsiasi criterio di proporzionalità.

Paolo Becchi e Giovanni Zibordi, 1° ottobre 2023

 
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Citazione
BrunoWald
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 440
 

"La reazione di Israele non è proporzionata".

Ma va? Se Becchi e Zibordi non ce l'avessero fatto notare, non ce ne saremmo mai accorti.

"Questo è accettabile?"

Ci interroghiamo tutti pensosi al riguardo...

 


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