Diffondere un monachesimo vincente?

Primadellesabbie;235346 wrote:
A me il confronto con te non interessa, e comunque qui hai ripetuto sempre la stessa cosa e fatto apprezzamenti ed insinuazioni, che hanno molto poco o niente a che vedere con questo post, se credi di doverlo imporre e riesci a conservare stima di te stesso, vedi tu.

Lo so, a te interessano solo le sedute di psicanalisi tra te e il tuo esercito di nicknames, che però dispone solo di un cervello, e nemmeno troppo efficiente. Ripeto sempre la stessa cosa, e continuerò a ripeterla, ad uso e consumo dei lettori, che forse al contrario dell'entità a capo della vostra congrega riescono ad attivare il cervello e pensare. Siamo arrivati alla genialata del secolo... Come si combatte il "divide et impera" da sempre strumento di controllo dell'elite??? Ma è ovvio!!! Col monachesimo, però quello organizzato, su larga scala!!! Come non averci pensato prima, così se ci separiamo da soli e iniziamo a rinunciare alle cose da soli il potere non potrà imporre la sua volontà!!!
Una domanda fuori dal coro di saggi: ma non sarà per caso quello che vuole l'imperatore???
Eh sì, ma lui aveva fatto i conti senza i testimoni di DesEsseintes!!!

Vedi che cosa curiosa?
Anche Lizzie ti aveva accusato di avere più nick contemporaneamente.
Naturalmente è solo una banalissima coincidenza.

Tornando al tema molto interessante del tuo thread.

Come vedi è estremamente difficile far passare certe idee.
È indispensabile una persona di carisma dietro alla quale si deve formare una sorta di "cittadella" meno visibile, di cui all'esterno non si possa percepire tutta l'importanza, costituita da persone in possesso degli strumenti culturali e spirituali necessari per interpretare le situazioni contingenti indicando le linee progettuali che la persona di carisma dovrà sapere "interpretare" sul campo.

Qualcosa del genere come è ovvio esiste oggi ed è sempre esistito ma quello che a mio avviso sarebbe necessario è una nuova visione che coinvolga anche "il popolo" come protagonista e a questo fine è necessaria la disciplina di quel nuovo monachesimo militante di cui stiamo parlando...tu...e io...

I giorni dispari tu fai il Priore e io il Sacrestano, i giorni pari viceversa.
La vittoria finale non potrà sfuggirci.

Primadellesabbie;98454 wrote:

[i]"Bisogna teorizzare la disobbedienza civile su larga scala.
.......................
iniziare a dire chiaramente che la televisione e il calcio devono essere boicottati.

Sarebbe una sana e potente forma di protesta.
Perché nessun movimentista ha mai pensato a questa forma fi protesta?

DesEsseintes;235355 wrote: Vedi che cosa curiosa?
Anche Lizzie MI aveva accusato di avere più nick contemporaneamente.
Naturalmente è solo una banalissima coincidenza.

... ho fatto una correzione... No, non è una coincidenza, l'ho capito grazie ad una sua puntuale osservazione, nel caso specifico. Ma sono anche sicuro di averti visto ammetterlo candidamente e se non te ne fossi accorto lo dicono praticamente tutti, se vuoi ti faccio dei nomi... L'ultimo ad accorgersi di avere un problema è chi il problema ce l'ha... Ma i complessi di inferiorità sono cosa seria, che va curata da un medico. Io è da un po' che te lo consiglio, senza offesa.
Datti pace, non sono idee innovative, non sono proprio idee... e tu di carisma per coinvolgere il popolo non ne hai nemmeno un bit... Devi inventarti i partecipanti alle disussioni fra te e te... E la gente che dovresti coinvolgere tu la insulti quotidianamente, se in disaccordo. Ma se non sei in grado di convincerla è sintomo della tua mancanza di carisma o della tua mancanza di argomenti... MAI della loro mancanza di comprensione. Quella di attribuire agli altri la mancanza di comprensione è la scusa dei dittatori folli o dei perdenti, a seconda dei casi.

riefelis;235358 wrote:

Bisogna teorizzare la disobbedienza civile su larga scala.
.......................
iniziare a dire chiaramente che la televisione e il calcio devono essere boicottati....

Sarebbe una sana e potente forma di protesta.
Perché nessun movimentista ha mai pensato a questa forma fi protesta?

Eh...tu lo sai?
Io non lo so.
Eppure:

- butti l'abbonamento a Sky

- smetti di guardare qualsiasi programma generalista e ti limiti a due ore settimanali di televisione solo per programmi di qualità e se non ci sono non la guardi

- non vai più allo stadio

- non compri più giornali sportivi

Basta questo e provochi un terremoto molto peggiore di qualsiasi sciopero di due o tre giorni.

Costo?
Quasi zero perché Sky comunque l'avevi già pagata e anzi se non segui più il calcio solo per i primi sei mesi sono almeno alcune centinaia di euro risparmiati o comunque ore in più dedicate alla famiglia, alla lettura o allo sport attivo.
Rischio?
Zero, nessuno ti può manganellare o arrestare se rifiuti di guardare la tv.

Su cosa si regge l'economia e tutto il mondo?
Sui consumatori che spendono e consumano.
Chi sono i consumatori?
Siamo noi.
Iniziamo a smettere di spendere e di consumare su prodotti o ditte mirate e cosí facendo ci trasformiamo automaticamente in un soggetto politico collettivo con un potere contrattuale fortissimo.

Qualcuno lo capirà, si spera...

Ti faccio notare che ci sono diverse linee di impegno come gli animalisti, i vegetariani, quelli che si fanno belli in palestra, i seguaci di qualche culto esotico, ecc. che prevedono rinunce di vario genere.

Capisco che sono agli antipodi, ma la disposizione a qualche sacrificio per raggiungere un obbiettivo esiste e si fa strada, per vie imperscrutabili, tra gli ignari.

PS - Non so a chi possa interessare, forse al grande fratello con cui collabora più di qualcuno, ma non dispongo di altri nick.
Noto invece commentatori (si fa per dire) accomunati da aggressività alla spina (vom Fass), con vari nick facilmente intercambiabili, adepti di una monotonia esistenziale esemplare.
Sospetto siano le avanguardie dell'esercito di robot di cui alcuni temono la comparsa. Sono già qui!

Hito;235360 wrote: ...

Non hai capito una mazza come tuo solito.
Lizzie ha accusato PdS di avere più nick CONTEMPORANEAMENTE e adesso lo fai anche tu.
Una semplice coincidenza.

Quanto a me io ho un nick alla volta e mai di più.
Chi crede il contrario è un poverino.

Primadellesabbie;235362 wrote: Ti faccio notare che ci sono diverse linee di impegno come gli animalisti, i vegetariani, quelli che si fanno belli in palestra, i seguaci di qualche culto esotico, ecc. che prevedono rinunce di vario genere

Infatti, però non lo capisce nessuno e non riesco a comprendere come mai.

DesEsseintes;235363 wrote:

Non hai capito una mazza come tuo solito.

Eccola la personalità che riemerge...

Io il mio nick me lo porto dietro da altri forum, con orgoglio. Ad altri è riservata la presentazione di alto rango per celebrare l'assoluta mancanza di idee... Chissà come si spiegano la "condivisione di idee mancanti" che impera tra di loro??? Forse per loro c'è già stato il "Format C:" globale???

Anche io non penso allo stesso modo tuo!!!
Welcome bro'!!! Noi si che siamo una valida alternativa al mondo di robot!!!
Tutto sta nel farsi robot prima che te lo impongano altri!!!
Che idea... troppo avanti per essere compresa... sei troppo genio!!!

Poveretti

Ha molto senso l'approccio "monacale", come prassi propedeutica a una qualche resistenza, su questo credo si sfondano porte aperte nel "circuito" dei fruitori di CDC o altre ridotte dell'informazione critica in rete.
Detto questo,
Hito ha espresso uno scetticismo totale rispetto le proposte di Conditi, anche io sono scettico, ma per motivi diversi, e comunque non in modo cosi estremo, intanto le osservazioni di Hito, da molti condivise, sui vantaggi di una svalutazione della moneta sono storicamente sbagliate.
Anche se nel tempo la nostra quota energia sul Pil è molto scesa, sia per effetti di calo produttivo sia per il cambiamento della composizione dei consumi, restiamo comunque un paese che importa molto, sia in campo energetico che in altri settori, nei quali non abbiamo comunque capacità di generazione autoctona dei beni-servizi anche ammettendo possibile una politica di velata "autarchia", pertanto con la svalutazione si avrebbe immediatamente un calo del potere di acquisto globale dei lavoratori, e la sola conseguenza positiva immediata sarebbe arricchire le fasce di capitale che in Italia controllano le filiere destinate all'esportazione. Ricordo che è stata proprio la politica di svalutazione della lira che ha condizionato l'arretratezza di molti nostri settori industriali, che protetti dalla svalutazione sul fronte dei profitti non hanno investito adeguatamente nel tempo per accedere alle innovazioni di prodotto, cosi facendo sono rimaste imbrigliate nella competizione di prezzo e di ciclo con i paesi emergenti dell'Asia.

Cataldo;235367 wrote: .............. sui vantaggi di una svalutazione della moneta sono storicamente sbagliate.......................

@Cataldo
Io non sono uno studioso, non ho formulato nessuna teoria, ma conosco l'argomento di cui sto parlando. I dubbi che ho espresso sulle teorie del Sig .Conditi li ho espressi a lui per primo, senza mai ricevere risposte soddisfacenti, Gli squilibri non li considera nemmeno (cosa abbastanza singolare per un ingegnere strutturale, ma lasciamo perdere).
Cosa vuol dire che le ipotesi di "svalutazione della moneta sono storicamente sbagliate"???
Io il cambio sbagliato ce l'avevo ieri, ce l'ho oggi e ce l'avrò domani.
Senza possibilità che la cosa si metta a posto da sola; le cose possono solamente peggiorare; avremo sempre più poveri e una minoranza di popolazione sempre più ricca.
http://vocidallestero.it/2017/08/01/sapir-leuro-fonte-strutturale-di-squilibrio/
I problemi che tu denunci in caso di uscITA, sono quelli che stiamo avendo all'interno della moneta unica e che sono destinati ad aumentare in caso di permanenza.
Leggiti l'articolo, c'è scritto tutto. Poi sappimi dire quale azienda esportatrice può far fronte ad una sopravvalutazione sui suoi listini del 20% e sopravvivere.

Quale consumatore può far fronte ad una svalutazione del 20 % del suo salario e sopravvivere ? La moneta non serve solo per esportare, non è che svalutando sic et simpliciter si ottengono vantaggi strutturali, sono bubbole, il problema dell'euro è complesso, va visto in modo più ampio, non è il cambio il solo problema.

DesEsseintes;235361 wrote: [quote=riefelis;235358]

Bisogna teorizzare la disobbedienza civile su larga scala.
.......................
iniziare a dire chiaramente che la televisione e il calcio devono essere boicottati....

Sarebbe una sana e potente forma di protesta.
Perché nessun movimentista ha mai pensato a questa forma fi protesta?

Eh...tu lo sai?
Io non lo so.

Neanche io lo so e infatti ho terminato la frase con un punto interrogativo. 🙂

Comunque io non ho più la TV da quasi 10 anni, da quando ho deciso di non riparare il guasto alla mia antenna.
Il calcio e lo sport vissuto da spettaore mi hanno sempre annoiati. Leggo, faccio sport e ascolto tanta radio.
Per me non è difficile , anzi è naturale ma mi rendo conto di essre io il marziano e l'anormale anche in famiglia.
Non riesco a togliere la TV a mia madre vecchietta. Unico strumento di svago.
Non riesco a togliere per lo stesso motivo il gusto di seguire il campionato a mio padre vecchietto.

"riefelis wrote: Non riesco a togliere la TV a mia madre vecchietta. Unico strumento di svago.
Non riesco a togliere per lo stesso motivo il gusto di seguire il campionato a mio padre vecchietto.

Lo potrebbero fare ma dovrebbe diventare il "sacrificio primario" di un senso di appartenenza riconosciuto e condiviso in maniera sufficientemente ampia.
Per questo occorre la persona di carisma che ne parli, la gente accetta le idee nuove solo se provengono da qualcuno con il quale sente di volersi identificare.