La France ordonne l’interdiction des manifestations pro-palestiniennes et l’interpellation des organisateurs et «fauteurs de troubles». Gérald Darmanin a formulé jeudi l’interdiction des «manifestations pro-palestiniennes parce qu’elles sont susceptibles de générer des troubles à l’ordre public», ajoutant que «l’organisation de ces manifestations interdites de(vaient) donner lieu à des interpellations». Le ministre de l’Intérieur a adressé cette consigne aux préfets par le biais d’un télégramme, dans lequel il liste «les consignes strictes» qu’ils doivent appliquer. Le ministère a précisé à l’AFP que les interpellations concerneraient «les organisateurs et les fauteurs de troubles».
sono molto espliciti i media francesi, come potete leggere nello stralcio da Liberation,
Il ministro degli interni francese non vuole manifestazioni pro palestinesi,
ma dei media principali in Italia ne scrive solo il sito del Corriere della sera scrivendo però " manifestazioni filo Hamas "
per fortuna la catena dei "Today" di tutta Italia sta diffondendo la versione esatta "La Francia vieta le manifestazioni filo palestinesi"
Salvini scavalcato da Macron, quando se ne accorgerà........cosa succederà ?
Certo il divieto in Italia non è possibile !!!!!
Grazie per questo articolo. Immagino che la Francia, reduce dai vari e periodici disordini delle banlieues, abbia delle ragioni per temere per il proprio ordine pubblico; si è visto di recente che una sola scintilla è in grado di scatenare il caos. Tuttavia, in questo caso, ho l'impressione di assistere a qualcosa di nuovo rispetto a tante precedenti situazioni. Se è vero che in Italia non è oggettivamente possibile procedere con divieti diretti, è anche vero che qui come in Francia si è immediatamente alzato un livello altissimo di allerta. Si potrebbe dire che la motivazione ovvia sta nella gravità dell'accaduto ma, a pensarci bene, di cosa parliamo? Se si tratta di prevenzione del rischio terr, oristico, ciò dovrebbe spettare ai servizi di informazione e di sicurezza nazionale e di tutto ciò, ovviamente, non abbiamo informazioni dettagliate per chiari motivi. Mi sembra piuttosto però che il livello di allerta, quello sbandierato ai quattro venti dai media che si sono avventati come leoni affamati sulla preda, sia di carattere ideologico e paventi punizioni "preventive" contro qualsiasi presa di posizione diversa dalla narrazione ufficiale. E siamo sempre lì: ormai da qualche anno c'è l'obbligo di scattare sull'attenti e dimostrarsi inequivocabilmente "atlantisti", sostenitori della causa ucraina, esportatori forzati di armi, rispettosi dei "protocolli pandemici" e via discorrendo, se si procede a ritroso. Il segnale chiaro è che non ci sarà spazio per nessuna interpretazione diversa, per nessun distinguo, si dovrà procedere uniti senza fiatare. Mi chiedo allora come si potrà ancora parlare di P.A. lestina senza rischiare un'accusa di sovversivismo o peggio, o come si farà a parlare di auspicio di pace se ciò verrà fatto coincidere con intenti pericolosi per il bene pubblico o nazionale. Siamo sempre lì, cambiano i temi ma non le modalità e con conseguenze preoccupanti, a mio avviso. Lei mi darà o mi darete atto del fatto che questo rappresenta un cambio di cifra anche rispetto al recente passato quando vi era una parvenza di salvaguardia della pluralità di opinione. Da studentessa io ricordo innumerevoli manifestazioni giovanili per la pace ( senza dubbio venate di ingenuità ) anche in realtà di provincia, ricordo manifestazioni di solidarietà al po.po.lo P.A. lesti. nese con le quali si poteva essere d'accordo o meno ma non ricordo una simile promessa di repressione. Cosa accadrà ora?
A Roma l' allerta è massima,
sono passato ora da Piazza Vittorio dove sarà il presidio questo tardo pomeriggio alle 18
e stavano preparando la zona con già divieto di sosta per le macchine
Il Corriere della Sera cartaceo non ha un titolo sul divieto francese a manifestare
per fortuna il manifesto si !!!
Farò un cartello per oggi
RESTIAMO UMANI
VIK