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Notizia al momento nascosta-Manifestanti proPalestina impediscono incontro di Meloni e Trudeau con la comunità italiana


marcopa
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https://www.agi.it/politica/news/2024-03-03/canada-manifestanti-pro-palestina-bloccano-evento-trudeau-meloni-25547016/

 

La notizia è stata datat nella notte da Rainews24 che però in mattinata non la aveva nei suoi sottotitoli che scorrono

 

In mattina è comparsa sui alcuni siti, oltre ad AGi, anche su Corriere della Sera e il Sole24ore.

 

E' una notizia che merita la massima diffusione

 

Fatela girare come potete

Questa argomento è stata modificata 2 mesi fa da marcopa

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marcopa
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https://www.ilgiornale.it/news/politica-internazionale/toronto-protesta-pro-palestina-meloni-e-trudeau-annullano-2291481.html

dal nostro inviato a Toronto

Al terzo piano dell'Art Gallery of Ontario c’è un palco circondato da qualche centinaio di rappresentati della comunità italo-canadese. Con decine di bandiere di Italia e Canada, rigorosamente alternate, che fanno da cornice al duetto pianola e sassofono che in sottofondo alterna Stand by me e ’O sole mio. Rhythm and blues e canzone napoletana, una contraddizione che fotografa una giornata complessa. D’altra parte, il duetto è stato incaricato dal cerimoniale del governo canadese di prendere tempo. Perché fuori, davanti all’ingresso principale del 317 di Dundas Street, manifestano a favore della Palestina un centinaio di persone. Intonano ritmato "Free Palestine", ma non sono tanti e, soprattutto, sono ordinati e per nulla aggressivi. Eppure, lo schieramento delle forze dell’ordine – una prima fila a piedi e una seconda a cavallo, tutti con i caschi anti-sommossa – è imponente.

 

Non ci sono scontri, a dire il vero non c’è alcuna tensione percepibile. Ma finisce che Giorgia Meloni e Justin Trudeau disertano l'atteso incontro con la comunità italo-canadese, dove entrambi avrebbero dovuto tenere un discorso pubblico. La decisione è del primo ministro del Canada, comunicata a Meloni mentre attende indicazioni su cosa fare al Fairmont Royal York hotel, dove soggiorna e dove ha avuto prima il bilaterale e poi il pranzo con Trudeau. Una scelta, quella canadese, forse prudenziale. E che – vista la totale assenza di conflittualità tra manifestanti e forze dell’ordine – fa fare al governo di Ottawa una pessima figura, quella di non riuscire a garantire a un premier del G7 una agibilità di movimento in territorio canadese. Questione che ovviamente nessuno a Palazzo Chigi pone formalmente, anche se le perplessità sulla gestione di un incontro a cui si è lavorato per settimane sono piuttosto evidenti, visto che le autorità canadesi hanno imposto il lockdown sulla zona della manifestazione. Così stringente che per quasi un'ora è stato impossibile persino uscire dall’Art Gallery of Ontario anche per chi era già dentro. Finisce tutto verso le 20 ora locale (le due di notte in Italia) con Meloni e la delegazione italiana che lasciano Toronto diretti all’aeroporto per rientrare in Italia.

 

Manifestazione pro Palestina a Toronto

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oriundo2006
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Manifestare è importante e spesso decisivo. Ma forse non tutti coloro che manifestano hanno capito la realtà di quello che succede ed anzi continuano a pensare in termini sfalsati, unendo genocidi vecchi e nuovi in nome del rigurgito del 'nazismo'.

Non è così, è molto di più e molto di diverso.

Gaza suggella la fine dell'epoca post II GM, fine a cui seguirà la fine dell' ideologia dei vincitori, compresa la vulgata unilaterale sulle vere ragioni di quanto accadde nel secolo che è finito.

Tutto dovrà riaccertarsi per essere finalmente visto e considerato senza pesanti occhiali ideologici a supporto dei vincitori: e sopratutto si apriranno finalmente gli occhi sulle loro continue malefatte e sull' occultamento delle prove a loro detrimento.

Tutto quello che è ora celato verrà finalmente alla luce: Apo-kalupto: ciò che è nascosto emergerà.

Trudeau, Meloni, Biden e quant'altri sono lì a puntellare il vecchio ordine mentre l' infame genocida procede alla distruzione completa di una città e dei suoi meravigliosi e disgraziati abitanti, infame nei mezzi criminali, odioso nella sua arroganza ma stolido nel non capire che sta affossando sé stesso.

Spiace solo che la vittima e mezzo di liberazione debbano essere i filistim, già abbondantemente martirizzati nel corso della storia a partire dalle Crociate se non prima.

Con Gaza finisce un' epoca intera. E né Meloni né i regicida occidentalisti paiono rendersene conto davvero.

Lo ripeto perchè è talmente importante da dover essere in cima ai nostri pensieri. Nel frattempo, nelle more del genocidio compiuto sistematicamente, l' effetto 'Snow bowl' si sta preparando e ci colpirà tutti.

E' un intero sistema che crolla e cosa resterà ancora non lo sappiamo nel dettaglio. Ma possiamo immaginarcelo.

 

Questo post è stato modificato 2 mesi fa da oriundo2006

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marcopa
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https://video.repubblica.it/mondo/protesta-pro-palestina-in-canada-meloni-e-trudeau-rinunciano-alla-cena-di-gala/464060/465021

 

Un brevissimo video

 

Concordo con Oriundo,

 

Il genocidio di Gaza è una cesura storica che ad oggi non possiamo capire a cosa porterà,

 

è certo che niente sarà più come prima


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oriundo2006
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Marco, salve, credo che la fine della vulgata imporrà di necessità ai vincitori II GM o un passo indietro, ancora da vedersi se solo finanziario con la fine del regime obbligativo del dollaro, oppure anche militare con il depotenziamento dei vari conflitti, oppure un deciso passo in avanti con guerra aperta, guerra fatta anche giustificazioni ideologiche post II GM.

Il sionismo internazionale ha già scelto, sia in Ucraina col sostegno alla marionetta J. Zelensky sia in MO con il martirio di Gaza, martirio imposto a chi ha osato resistere all' 'ordo gerosolimitano' che significa: tutto per noi e niente per voi.

Levarsi da parte degli 'atlantici' da questi due scenari è forse troppo per loro, anche se non escludo NULLA circa i rapporti interni fra 'occidentali' allargati.

E ho già detto troppo.


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sarah
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Abbastanza patetico il giretto di parole del giornale che tenta in ogni modo di trovare coerenza nella propria versione dei fatti, dove coerenza non c'è. Come a dire, sì, a protestare c'era giusto un centinaio di persone ma ordinate, non come da noi e poi con ingenti misure di polizia che qui non sarebbero tollerate. Sia come sia. Ma sul significato dell'evento avete ragione voi. Questa tremenda escalation mediorientale, dove pare non mancare nulla in quanto ad esercizio della pura crudeltà ( vedasi l'ennesima strage di innocenti attirati con il cibo) ha tutte le potenzialità per costituire un punto di non ritorno o di svolta se si preferisce. E lo è non tanto, o non solo, nella misura della gravità militare dello scontro ma piuttosto nella modalità che pare studiata apposta per "rivelare" ( @oriundo2006 ha usato il verbo giusto) la portata del male che un intero stato non solo è capace di infliggere, ma che viene elevata a metodo legittimo e moralmente auspicabile. Penso che ciò sia troppo, anche in questo mondo corrotto e dai significati invertiti. Quanto poi all'incontro tra i due leader, beh anche questo, se vogliamo, ha il suo carico di significato: da una parte un presidente del consiglio che negozia e trae la propria legittimità a governare dai dettami di quegli stessi poteri forti che oggi fanno pesantemente i conti con i fatti di ga.za e dall'altro il peggio del peggio. Un giovane e mediocre mezzo busto politico, assetato di potere e fama, che non ha esitato un attimo ad attuare nel proprio paese le politiche più "mortifere" mai viste, in queste modalità, sulla faccia della terra: aborti a gravidanza avanzata, eutanasia come diritto per tutti ( magari minori e incapaci ), ignobili restrizioni pandemiche che purtroppo hanno fatto scuola anche qui in italia. Quindi, una donna debole che non può far altro che seguire una corrente sempre più allo sbando e un entusiasta esecutore di nefandezze; ma la prova dei fatti li attende assieme alla loro fede. Meglio comunque che siano stati separati subito.


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PietroGE
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Nel frattempo, mentre i nostri media sono concentrati sul manganello per dimostrare il fascismo del governo Meloni (manca però la 'pistola fumante' : l'olio di ricino) altri media scoprono bufale e manipolazioni riguardanti il 7 Ottobre ben più importanti e gravi.

Vengono alla luce menzogne e bufale ingigantite ad arte per nascondere il progetto di pulizia etnica a suon di bombe e di pallottole che sta avvenendo a Gaza. Le storie sugli stupri di massa, i 40 bambini decapitati e il bambino messo nel forno provengono dal reparto di propaganda del IDF (esercito israeliano) e sono state fatte proprie dai media controllati dalla lobby ebraica per fa accettare ai popoli marionetta il comportamento criminale dell'esercito ebraico a Gaza. A scoprire il tutto però non sono stati i media nostrani, ma, guarda un po', proprio quelli americani e chi è stato preso con le mani nella 'marmellata' è stato proprio l'organo mediatico della diaspora ebraica nel Mondo : il NY Times. Le 'horror stories' infatti provengono da una certa Hanat Schwartz impiegata recentemente dal NYT come giornalista. Si da il caso che questa non aveva mai scritto un articolo in vita sua e, si è scoperto poi, faceva parte dell'ufficio di propaganda del IDF. La storia nei dettagli rivelata dal programma (tra l'altro orientato a sinistra) americano : Breaking Points

https://www.youtube.com/watch?v=3WMgoEwTbjY

La Schwartz si augurava, in un tweet poi cancellato, che Gaza si trasformasse in un 'mattatoio'. Oltre che rivelare al mondo la manipolazione mediatica dell'opinione pubblica, ricorda gli 'orrori' nelle 'testimonianze' riguardo al cosiddetto olocausto durante la WWII. Si è dovuti ricorrere alla magistratura per evitare che questi 'orrori' venissero esaminati con un minimo di obiettività. E i media italiani controllati dalla GEDI sono in ovvio conflitto di interessi. E che non siano solo i media ad essere controllati lo dimostra il fatto che Netanyahu non è stato ancora bandito come criminale di guerra nonostante i crimini che si vedono ogni giorno a Gaza.


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BrunoWald
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Oltre che rivelare al mondo la manipolazione mediatica dell'opinione pubblica, ricorda gli 'orrori' nelle 'testimonianze' riguardo al cosiddetto olocausto durante la WWII. Si è dovuti ricorrere alla magistratura per evitare che questi 'orrori' venissero esaminati con un minimo di obiettività.

Si, lo stile e la firma sono decisamente gli stessi, come lo furono anche all'epoca della prima guerra del Golfo, con gli iracheni che strappavano i neonati dalle incubatrici, ecc. A ben vedere, tutta la "Greuelpropaganda", o "Propaganda degli orrori" iniziata già nel 1914 con le storie sui tedeschi che infilzavano i bambini belgi con le baionette, è un caso piuttosto palese di proiezione: questi soggetti accusano gli altri di comportarsi esattamente come farebbero, ed effettivamente fanno, loro stessi.

Le storie sulle saponette di grasso umano, i paralumi di pelle e un'infinità di altre ignobili fandonie messe in giro durante la 2GM e nell'immediato dopoguerra erano confezionate in modo piuttosto artigianale, non dovevano sforzarsi troppo dal momento che avevano alla loro mercé una Germania ridotta in macerie, e i prigionieri erano esposti inermi a qualsiasi arbitrio e crudeltà. Inoltre, il clima di odio cieco che fu conseguenza della guerra permetteva di non andare troppo per il sottile: i vinti erano "colpevoli" per definizione, e il linciaggio diventava la norma, al più dissimulato con qualche rozza imitazione dei procedimenti penali.

Ma a partire dagli anni 70 e 80 si stava aprendo una stagione completamente diversa, sia per il nuovo clima sociale che per i mezzi tecnici a disposizione, e una generazioni di bravi storici indipendenti avrebbe potuto frantumare in pochi anni l'intero edificio di menzogne condite di dettagli grandguignoleschi che costituiva la "Storia" dei vincitori, con un effetto domino di portata imprevedibile: la minaccia fu percepita con chiarezza da chi di dovere, e si procedette con decisione a reprimere qualsiasi velleità di ricerca seria, imponendo all'intero occidente - con l'interessata complicità dei russi - la cappa di piombo della religione olocaustica con i suoi vari annessi e connessi.

L'orrore di Gaza, nella sua atroce spettacolarità, potrebbe effettivamente infliggere un duro colpo agli equilibri sin qui imposti dai padroni del discorso (ed è proprio questo a rendere inspiegabile, almeno ai miei occhi, le modalità con cui esso sta avendo luogo), ma da qui a ipotizzare una prossima fine della vulgata, e un disvelamento generale, il passo mi sembra ancora troppo lungo.

Questo post è stato modificato 2 mesi fa 2 volte da BrunoWald

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Detrollatore II
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Marcopa, ci fai qualche post sulle elezioni in Sardegna? Mi sa che stavolta non finisce come Trump.
Stavolta mi sa che i tuoi amichetti sinistrati nei seggi elettorali l'hanno fatta grossa e la pagheranno...


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