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A proposito di Nulla osta e NATO- I partiti italiani si sono già dichiarati ufficialmente per l'Ucraina nella NATO ? Sembra di si, anche se Schlein finge di essere in altre faccende affaccendata...


marcopa
Illustrious Member
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Post: 8255
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https://www.geopolitica.info/parlamenti-ucraina-nato/&source=gmail&ust=1686507853783000&usg=AOvVaw1MIDVb4GHZ6Ro7Crzgbt9 D"> https://www.geopolitica.info/parlamenti-ucraina-nato/

 
Volevo mettere il post come risposta commento a oriundo2006
 
 
ma non sono riuscito,
 
Si è svolta l' assemblea dei parlamentari NATO e da questo articolo sembra che sull' entrata dell' Ucraina nella NATO non ci siano opposizioni, in Italia e altrove.
 
 
Sono da vedere i tempi, certo l' Ucraina non entrerà nella Nato à a guerra in corso,
 
ma a Vilnius 11 luglio 2023 sarà deciso, se costruire subito un percorso di adesione o nel 2024, Altre scelte sembrano non esserci.
 
la Schlein ovviamente non dirà una parola su questo e nessuno le chiederà niente.
 
Marcopa
Questa argomento è stata modificata 9 mesi fa da marcopa

oriundo2006 hanno apprezzato
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oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3126
 

Salve Marco, la situazione mi pare orribile ( anzi davvero lo è ) ma, e questo ci deve in parte rassicurare, la pochezza umana e 'tecnica' delle figure apicali occidentali è abissale: inversamente proporzionale ai problemi ed alle sfide in gioco si mostrano e si dimostrano assurdamente ridicoli proprio a partire dal copione che recitano.

Il nulla-osta Nato, su cui in tempi lontani avevo già letto qualcosa, è indicativo del fatto che tutta la politica è 'blindata' e dunque non può essere fonte di 'liberazione' e neppure di disvelamento verace dei problemi per un loro successivo superamento.

Dunque è inutile per i cercatori di verità: è la ripetizione ossessiva del soggetto agente che vuole farsi esclusivo interprete dei voleri di una autorità estranea al consenso sociale.

E' gioco di specchi utile alle figure apicali per emergere dall'anonimato e garantirsi visibilità con laute prebende e basta oppure per guitti sempiterni ( tipo Berlusconi ) a garantirsi la platea per un inguaribile protagonismo: ma è 'a tempo' e gli attori lo sanno perfettamente, essendo sostituibili perchè non essenziali.

L' ingresso ufficiale dell' Ucraina nell' Eu o nella Nato ( le due cose sono interscambiabili ) è l'elemento oggettivo che può far precipitare la situazione verso la guerra aperta, di sicuro, ma questo è solo un pro-forma di una situazione già estremamente compromessa a partire dalle idee professate dagli attori politici tipo Draghi da ultimo.

Anche qui nulla che si aggiunga alla realtà ma è solo legittimazione ex-post di quanto da decenni si voleva in questo ridicolo e spietato occidente, mera arma utile all' Opera NWO ma di per sè inutile se inteso come aggregato storico di idealità e cultura.

Procediamo verso l'abisso della distruzione come dei condannati a morte innocenti a cui è negata la memoria del passato e persino di sè stessi. Un passo dopo l'altro senza sapere dove andiamo.

Piuttosto merita sottolineare le vere ragioni dell'accanimento occidentale sul tema Ucraina già da tempo. Perchè insomma prendere questo Paese, povero e marginale nella politica internazionale, Paese di assurdi protagonismi in stile falso-indoeuropeo, come elemento decisivo del confronto con la Russia ed in prospettiva con la Cina ? 

Qui ci sarebbe da discutere a iosa ma mi pare evidente che l'occidentalizzazione come processo di alienazione dalle basi veritiere della società ( e della socialità individuale ) per imporre un modello internazionalista fatto di individui senza legami, senza una società di riferimento, senza una religione di riferimento e senza addirittura un pensiero autonomo e proprio, non poteva e non può essere accettato dalle altre società 'tradizionali' se non con il ferro ed il fuoco.

Dunque che sia l' Ucraina o la Siria od un altro Paese è finalmente irrilevante: il piano occidentale è un piano che prescinde dall'accettazione, anzi preferisce l' opposizione, anzi la provocazione, per fare più facilmente tabula rasa ed imporsi senza doversi confrontare con nessuno, anzi la distruzione globale è la precondizione per la sua asserita vittoria.

Anche qui ci sarebbe tanto da dire, specie su gli aspetti ideologici del NWO cosa che finora non è stata tentata da nessuno in fase di loro revisione critica, come sui postulati 'religiosi' di cui gli esponenti vanno fieri, una religione-non religiosa, determinazione di un assoluto irrelato, e proprio per questo identificato con il 'dio' delle religioni monoteistiche.

Ci proveremo noi poco alla volta a dar conto di tutto ciò nonostante la pochezza dei mezzi a disposizione. In fondo è tutto un sillogismo in cui la premessa maggiore è sostituita dalla violenza con cui si vuole imporre la conclusione.

Questa premessa maggiore è quella da cui partire: e questa siamo noi, e non altri.

 

 

 

 


BrunoWald hanno apprezzato
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